Se nomi come Johannes Ciconia, Rostagnus de Cypro e Matteo da Perugia vi suonano familiari, non potete mancare. Se nomi come Johannes Ciconia, Rostagnus de Cypro e Matteo da Perugia vi sembrano interessanti ma non hanno mai avuto parte nella vostra cultura musicale, inventatevi una scusa con i parenti e prendete posto – i prezzi sono abbordabilissimi – alla chiesa del “Collegio Bartolomeo Papio” in Ascona, domani ovvero lunedì 6 ottobre, per il ritorno dei “Mala punica”, formidabili interpreti di un tardo Medioevo in note che sa riverberare sino ai giorni nostri ed andrà anche oltre, di generazione in generazione, sempre che si abbia ancora il coraggio di individuare in quel tempo la matrice dell’epoca in cui viviamo. Oh, magari Johannes Ciconia (il primo tra i fiamminghi a calare sul sud dell’Europa con bagaglio di materiali e di esperienze esogene) aveva prelevato qualcosa da suoi contemporanei e l’aveva spacciato per proprio; oh, magari Matteo da Perugia un vero e proprio perugino di città non era e fu anche re dei fortunelli godendo della buona ventura di salire a Milano per dispensare insegnamenti ai fanciulli del Duomo e rappresentarsi come “bis-” e “discantor” (perché si parla di “fortuna”? Perché egli fiorì nel breve periodo in cui sull’odierno capoluogo dell’Umbria si era stesa la signoria dei Visconti, per l’appunto da Milano); oh, magari Rostagnus de Cypro non era propriamente un “Rostagnus” ma cosi egli si fece chiamare per comodità di assonanza e di nobilitazione identitaria, mentre è certa l’origine geografica cipriota di ottimi materiali quali il “Fons hortorum”, e dunque poco ci cale se giusta sia l’attribuzione al signor Rostagno o, per dire, ad un suo cugino.
Per quanti saranno al concerto, una tra le punte di diamante nella programmazione delle 80.o “Settimane musicali” asconesi, vale una sola raccomandazione: lasciarsi sommergere dalla forza intrinseca della proposta che passa sotto il titolo “Oy chanter: rielaborazione di modelli musicali nell’Europa tardomedievale, 1370-1420” e nella cui formulazione sono stati inseriti anche tre brani contemporanei – “Puente no puente”, “Alius” e “Trois visions de l’Amen” – proiettano la pdi Pablo Ortiz, tutti scritti e riservati a “Mala punica” e tutti in ispirazione ed in reinvenzione dei modelli antichi. Le voci: Barbara Zanichelli (soprano), Beatrice Pellegrino (soprano), Marketa Cukrova (contralto) e Gianluca Ferrarini (tenore); accompagnamento di Helena Zemanova (viella), José Manuel Navarro (viella), Pablo Kornfeld (organo e clavicymbalum) e Pedro Memelsdorff (flauto dolce). Inizio ore 19.30; consueti canali per l’acquisto dei biglietti (gratis l’accesso, sino ad esaurimento posti, per studenti ed apprendisti sino ai 26 anni).
In immagine, due pagine da opere di Matteo da Perugia.