Drogato, ferito, traumatizzato nel senso stretto dell’essere latore di traumi o da terzi o autoinflitti, volto insanguinato e passo incerto a parte l’evidente stato di alterazione, camminava sullo svincolo della A2 a Manno rischiando di essere investito; intercettato da agenti della Polcantonale e portato al più vicino posto di polizia – che era poi quello di Lugano frazione Noranco – e collocato in una stanza guardata a vista nell’attesa di alcuni operatori della “Croce verde” Lugano chiamati nel frattempo per una valutazione medica, ha tentato ripetutamente di procurarsi altre lesioni; una volta trasferito in ambulanza al Pronto soccorso del “Civico”, ha aggredito un effettivo delle forze dell’ordine colpendolo al torace con una scarica di pugni e causandogli contusioni piuttosto marcate. Tratto infine in arresto e confinato all’interno di una struttura psichiatrica il tizio che nel tardo pomeriggio di ieri ha causato grande perplessità e notevole preoccupazione – aggressione successiva a parte – stanti in primo luogo gli interrogativi su quanto accaduto prima del fermo su comunicazione pervenuta, poco dopo le ore 19.00, alla “Centrale comune di allarme-Cecal”: all’identificazione è risultato infatti trattarsi di un 47enne cittadino albanese residente in Albania, “status” ignoto così come ignoti sono i motivi della presenza in quel luogo, i fatti precorsi (vale tutto, comprese le vie di fatto e l’aggressione, in linea di ipotesi) e la destinazione che l’uomo intendeva raggiungere, ovvero chi dovesse egli incontrare, e dove, et cetera.
Per quanto afferente all’aspetto giudiziario immediato, sul piatto reati quali violenza o minaccia contro le autorità e contro i funzionari, impedimento di atti dell’autorità, danneggiamento e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Una prima valutazione psichiatrica post-ricovero avrà luogo nelle prossime ore.