(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.57) In Alta ValleMaggia, sì, i motivi per temere erano molti, per la preannunciata allerta meteo di livello quattro, tanto che era stato predisposto a parametri rigorosi (ieri, su queste pagine, la pubblicazione delle zone interessate) lo sgombero forzato delle aree giudicate a maggior grado di pericolo idrogeologico, dalla Lavizzara alla Bavona, nessuno escluso, a partire dalle ore 6.00; un primo lampo alle ore 5.04 era sembrato dare inizio alla nuova ondata di maltempo, tre le fasi nel corso della giornata secondo quel che era possibile osservare sul “radar”. Pioggia vi è stata (nota di mera cronaca: nulla è scongiurato sino a che sia stato scongiurato, due passaggi con fronti temporaleschi sono da mettersi in conto fra le ore 18.00 e le ore 19.15 e fra le ore 21.50 e le ore 23.15), ma ben poco al confronto con quanto scaricatosi sul Mendrisiotto e sul Basso Ceresio, diciamo pure la fascia da Lugano alle frontiere con Comasco e Varesotto di cintura al capoluogo, dove si inizia solo ora a fare i conti con l’entità delle devastazioni (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”). Non vi sono vittime, non risultano persone ferite, ma i danni e le situazioni documentate sono testimoni della violenza degli elementi: alle precipitazioni, intense e localmente anche battenti, si sono aggiunte le raffiche di vento giunte sino alla velocità di 100 chilometri orari. Qui, per sintesi, i fatti principali.
Strage di alberi – Interi porzioni di bosco sradicate, più casi singoli, da varie realtà di fascia a partire da Brusino Arsizio e sino a Vacallo, con indicazioni specifiche da Melano, Novazzano, Mendrisio, Coldrerio e Stabio (qui blocco temporaneo della via di accesso al valico di Stabio frazione San Pietro sul Varesotto a Clivio frazione omonima); vari i disagi per strappo e caduta di piante – ed è una riedizione dei problemi occorsi meno di due settimane addietro, quando la strada principale fu interrotta da uno smottamento – in Comune di Breggia, tratto stradale fra Bruzella e Caneggio. Proprio nel tratto della A2 fra l’area di servizio a Coldrerio e gli svincoli per Mendrisio e per la “bretella” verso Stabio, una pianta è precipitata sulla carreggiata fermandosi in corsia di emergenza.
Frane e scoscendimenti – Materiali di varia natura, dai sassi ai massi alla semplice terra ma in quantità massiccia, hanno invaso varie strade di collegamento: numerose le squadre all’opera, per esempio nel territorio comunale di Lugano causa evidenze nei quartieri Pregassona, Gandria e Cureggia.
Danni a cose – Nel territorio comunale di Mendrisio almeno due auto hanno subito danni a causa dello sradicamento di un albero e del conseguente impatto di tronco e rami al suolo. Sia a Lugano (zona Lanchetta) sia a Morcote risultano problemi a natanti che, per effetto del moto ondoso e del vento, si sono intraversati e sono andati a sbattere contro i manufatti spondali.
Straripamenti – Fuori dall’alveo, a Mendrisio quartiere Ligornetto e meglio in zona Valera, il Laveggio; dalla breve durata lo spagliamento.
Servizi – Interruzioni sulla linea ferroviaria transfrontaliera Mendrisio-Varese; la copertura della tratta è stata garantita con trasporto su gomma. Vari “black-out” nel Mendrisiotto, da Riva San Vitale a Mendrisio a Breggia, limitatamente ad alcune frazioni.