(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 8.31) Deciso ancorché prevedibile l’incremento dei livelli delle acque, nel corso della notte, sia per i bacini lacustri sia per fiumi e torrenti, e ciò a causa delle precipitazioni da cui il Ticino è stato flagellato a partire da venerdì. Raggiunta e superata sul Verbano – riscontro delle ore 7.30 alla stazione di rilevamento in Locarno – la soglia di pericolo al grado 2: ultimo dato a quota 194.68 metri sul lviello del mare, vale a dire 39 centimetri in più rispetto al valore acquisito 12 ore prima e 56 centimetri in più sul periodo delle 24 ore. Non dissimile la situazione sul Ceresio, a quota 270.84 metri secondo il dato delle ore 7.50 alla stazione di rilevamento in Melide località Ferrera ovvero mancando sei centimetri soltanto al grado 2 di pericolo; l’innalzamento risulta pertanto pari a 18 centimetri sull’arco delle 24 ore. Quadro d’insieme per quanto riguarda le portate dei principali fiumi: alle ore 7.50, Ticino a 418 metri cubici il secondo – ed al picco della settimana – sulla stazione di Bellinzona (minimo delle 24 ore a 118 metri cubici il secondo, minimo delle 36 ore a 104 metri cubici il secondo), Maggia a 1’001 metri cubici il secondo sulla stazione di Locarno quartiere Solduno (minimo delle 24 ore a 248 metri cubici il secondo cioè un quarto rispetto all’ultima rilevazione, minimo delle 36 ore a 125 metri cubici il secondo cioè un ottavo all’ultima rilevazione), Verzasca a 171 metri cubici il secondo sulla stazione di Lavertezzo località Campiòi (100 metri cubici il secondo alle ore 19.30 di ieri, minimo delle 24 ore a 56 metri cubici il secondo). In immagine, uno scorcio del golfo di Lugano alle ore 8.31.