Patronale dell’Assunta dalla formidabile intensità liturgica e dalla non comune partecipazione – un centinaio abbondante i fedeli accalcatisi nella parrocchiale in sfida anche al caldo – stamane a Moghegno in Comune di Maggia, celebrante monsignor Pier Giacomo Grampa vescovo emerito della Diocesi di Lugano ma qui, come egli stesso ha tenuto a sottolineare in prolusione al rito, in presenza da già parroco, “44 anni da quando sono partito”; tra il 1975 ed il 1979 l’incarico in contemporanea con il ruolo di catechista alla “Magistrale” di Locarno, seguì il passaggio al ruolo di rettore del “Collegio Bartolomeo Papio” in Ascona. Omelia, si dovrebbe dire, sul senso della vita e sul valore dei piccoli atti (“Qualcuno pensa che siano da compiersi sforzi straordinari. Macché”) e sul necessario impegno a contrastare l’azione del Male (il “drago rosso”, nelle parole del presule, con richiamo all’Apocalisse di san Giovanni apostolo ed alla splendida rilettura che viene attribuita al monaco e teologo Gioacchino da Fiore; in vari punti della cerimonia, poi, il tributo a figure che furono e sono state parte della comunità ed alle quali, o alla cui memoria, l’ora quasi 87enne già parroco ha voluto esprimere gratitudine. Nella foto GdT, monsignor Pier Giacomo Grampa al momento dell’elevazione; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.