Sono due, avevano tre-quattro mesi alla data di lunedì 11 settembre quando furono inquadrati da una fototrappola, e da ieri – cioè dal momento in cui l’immagine è passata sotto gli occhi dei responsabili dell’Ufficio cantonale caccia-pesca – sono ufficialmente “riconosciuti” come esemplari sul territorio. Due i lupacchiotti individuati nella zona compresa fra Tamaro e Gradiccioli, due; considerandosi il fatto che domenica 11 settembre era passato davanti alla stessa fototrappola un individuo adulto, è da ipotizzarsi la presenza di un nuovo branco per trasferimento di soggetti fors’anche la formazione “naturale” di una grande famiglia. Di massima, il gruppo – che è stato denominato “branco Carvina” – sembra occupare il territorio a sud del Piano di Magadino tra il Lago Maggiore e la sponda orografica destra rispetto all’asse della A2, con spostamenti anche in territorio italiano ossia sul Varesotto. Le attività di controllo e di ricerca di indizi proseguiranno al fine di garantire una miglior comprensione dello stato dell’arte e delle possibili evoluzioni. Il “branco Carvina”, se così esso verrà confermato, si aggiungerà alle due presenze acclarate ed entrambe transfrontaliere, ovvero il “branco Onsernone” (Val Rovana ed Alta Valle Vergeletto) ed il “branco Valcolla” (Valcolla-Capriasca e zone adiacenti).