(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.58) Diverbio, lite, vie di fatto. Poi, improvvisa, la lama che balena in una mano, almeno un fendente, ed è un fendente mortale. Un 57enne, Boris Silvio Rezzonico, cittadino svizzero con domicilio a Lugano, è morto poco dopo le ore 19.00 di oggi, domenica 6 luglio, sulle conseguenze dell’accoltellamento subito – ma questa è solo la prima ipotesi, non potendosi escludere una disgrazia – ad opera di uno dei due figli adottivi con i quali si trovava all’interno di un appartamento in Luino, lungo via Vittorio Veneto, attorno al numero civico 50. Standosi a prime e sommarie informazioni, all’arrivo dei soccorritori – sul posto unità della “Croce rossa italiana” – l’uomo respirava ancora; il decesso è sopravvenuto pochi attimi più tardi, quando i sanitari stavano per dare inizio alla stabilizzazione in vista del ricovero del 57enne sotto regime di codice rosso. Francesco Rezzonico, 25enne responsabile dell’accoltellamento (dinamica dell’episodio ancora da ricostruirsi: da presumersi che l’arma da taglio fosse già nelle disponibilità del giovane, forse prelevata nel locale-cucina dell’abitazione), è stato individuato e fermato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione locale, a distanza di qualche centinaio di metri dallo stabile ed ancora nella zona del centrocittà. Anche Francesco Rezzonico, al pari dell’altro figlio adottivo (entrambi i giovani sono di origine africana), è domiciliato a Lugano.
Non si hanno notizie sul preciso numero delle persone presenti – tre di certo: Boris Silvio Rezzonico, Francesco Rezzonico e l’altro figlio – nell’abitazione al momento del fatto di sangue, né sull’eventuale presenza di estranei al nucleo familiare (sempre che di nucleo familiare si possa parlare: nell’appartamento, secondo un primo riscontro, vive l’ora vedova dell’ucciso: si tratta di una 58enne, avvocata con abilitazione sia svizzera sia italiana ed operante sul foro di Lugano, figura tra l’altro assai nota ed apprezzata in specifico àmbito). La zona di via Vittorio Veneto è stata transennata ed interdetta alla circolazione veicolare dall’intersezione verso l’ex-capolinea dei bus extraurbani alla rotatoria verso la stazione ferroviaria. All’opera gli specialisti della Polscientifica.