(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.53) Emblematica e tale da lasciare poco spazio alla speranza era l’immagine che avevamo scelto di non pubblicare, ieri ovvero sabato 17 febbraio, nell’immediatezza dell’accaduto: un corpo disteso sull’asfalto, sulla doppia linea continua a mezzeria della carreggiata, a distanza di forse 20, forse 30 metri dagli impianti semaforici di via Zurigo a Lugano. Poche ed anzi quasi nulle speranze c’erano ieri – e non a caso si disse sùbito dell’impossibilità di escludere un esito letale, tra l’altro riscontrandosi la disponibilità degli specialisti del “CareTeam Ticino” per l’assistenza psicologica alle persone coinvolte -, e nulla è giunto a dar forza a quella flebile fiammella: da una nota di fonte Polcantonale si apprende stamane il decesso dell’uomo che alle ore 8.37 circa era stato investito da uno “scooter” in transito e sbalzato sull’asfalto; una vittima sul lavoro, all’età di 60 anni, durante l’attività di servizio in qualità di addetto alla regolazione del traffico per conto di una società privata cioè durante il presidio di un tratto stradale in cui la carreggiata era ristretta per esigenze legate a lavori. Come indicato, alla guida del dueruote si trovava un 41enne italiano – e dunque, connazionale del deceduto – abitante in provincia di Como. A complemento: soccorsi portati da operatori della “Croce verde” Lugano, rilevamenti a cura di agenti della Polcom Lugano e della Polcantonale.