Ignoti i motivi della lite, note invece le prime conseguenze: lui, 46 anni, italiano domiciliato nel Luganese, in ospedale con temporaneo ricovero causa riscontrata ferita al collo; lei, 42 anni, parimenti italiana e parimenti domiciliata nel Luganese, fermata, interrogata, arrestata e conferita al sistema penitenziario ticinese con ipotesi di reato primaria da collocarsi al piano del tentato omicidio, in subordine al livello delle tentate lesioni gravi, in subordine ancora all’altezza delle lesioni semplici con oggetto pericoloso. Fatti risalenti alle ore 10.30-10.45 circa di mercoledì 22 ottobre, benché di ciò s’abbia contezza solo oggi dai portavoce di ministero pubblico e Polcantonale; il diverbio in un appartamento di via Massagno a Lugano, abituale residenza o dell’uno o dell’altra o di entrambi; lesione causata da un non meglio precisato oggetto in vetro, manufatto forse brandito o forse scagliato e dalla conclamata capacità contundente. Operativi agenti di Polcantonale e Polcom Lugano oltre ai sanitari della “Croce verde” Lugano; il 46enne è stato trattato con criterio prioritario, caricato su un’ambulanza e condotto per l’appunto in sede nosocomiale; la posizione della 42enne è in corso di accertamento, confermata nel contempo la detenzione secondo convalida del giudice dei provvedimenti coercitivi; inchiesta nelle mani della procuratrice pubblica Veronica Lipari.



