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Lugano, e luce in fondo al “tunnel” fu: riunificato il quartiere Besso

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Due secoli di storia, a frammenti toponomizzati, e due entità congrue ma ad un tempo unite, poi separate, poi riaggregate, poi ridistinte dalla mano umana ma da oggi, ed in sempiterno, ricondotte “ad unum”. Dal monte (con sensato dimensionamento delle grandezze) al piano (inclinato, ché da lì s’ha ancora da scendere per giungere al conurbato intenso ed al lago) l’odierna ricomposizione dei tasselli di Besso quartiere, sino alle scuole del Bertaccio ed oltre: con ampio concorso di autorità – tra loro, Norman Gobbi presidente del Governo cantonale e Michele Foletti sindaco di Lugano, oltre a Fabio Schnellmann presidente del Gran Consiglio e da ieri ex-funzionario della Città dopo servizio prestato per oltre 40 anni – l’odierna cerimonia di inaugurazione del nuovo sottopassaggio pedonale a Lugano quartiere Besso, cerimonia che è atto non meramente formale, potendo i cittadini già sino alla prima serata dare un’occhiata a tale struttura, effettivamente in uso solo a partire da domenica 14 dicembre ovvero in coincidenza con il tradizionale cambio orario dei servizi ferroviari. Novella galleria, dunque, sull’esito di lavori durati quattro anni e mezzo e con investimento nell’ordine di circa 60 milioni di franchi (10 dalle casse Ffs, 50 in provenienza – secondo chiave di riparto dei “Programmi di agglomerato di prima generazione” – da Cantone, Città di Lugano, Confederazione e Comuni aderenti alla “Commissione regionale trasporti Luganese”); chiave di riparto dei Programmi d’agglomerato di prima generazione per un totale di 50 milioni di franchi; duplice la funzione, ossia la citata ricombinazione tra Besso “alta” e Besso “bassa” e l’accesso immediato – scale ed ascensori – ai marciapiedi della stazione Ffs, al nuovo nodo di interscambio bus, all’autosilo di Besso e, in proiezione, alla futura fermata sotterranea della “Rete tram-treno”.ù

I dati essenziali: lunghezza, oltre 100 metri; due livelli; larghezza, 11 metri; altezza, cinque metri; dichiarate “modernità e generosità degli spazi”, grazie ai quali risulta garantita – sarà poi l’esperienza diretta degli utenti a confermare l’asserto o a far eventualmente emergere qualche criticità – “una percezione immediata ed ordinata dei volumi e degli ambienti” deputati ad “accogliere fino a 15’000 utenti il giorno”. Un chiosco e due attività di ristorazione da asporto – inaugurazione sabato 14 dicembre; auguri di cuore agli investitori – gli spazi commerciali inseriti nel manufatto; tra le opere eseguite, il trasferimento fisico di un edificio di servizio – il bene gode di protezione per le valenze storiche ed architettoniche – e la costruzione del ponte provvisorio a scavalcamento di via Clemente Maraini.