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Lugano, altro arresto per l’aggressione in zona “pensilina Botta”

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Ad indagini il cui spettro si amplia, riscontri e risultati che si addensano e che si moltiplicano. Un altro minorenne – è il quarto in ordine di tempo – è stato tratto in arresto nelle scorse ore sugli sviluppi dell’inchiesta pertinente all’aggressione di un giovane, attorno alle ore 23.50 di venerdì 1.o agosto, nella zona della “pensilina Botta” a Lugano, lato verso via Enrico Pestalozzi; il soggetto, la cui nazionalità non è stata resa nota, risulta domiciliato nel Mendrisiotto. La posizione del nuovo indagato è al centro di approfondimenti specifici, dovendosi stabilire avantutto la partecipazione o la non partecipazione diretta al diverbio rapidamente degenerato in vie di fatto e dalle vie di fatto in pestaggio; a vario titolo le ipotesi di reato vanno dall’aggressione alle lesioni semplici e dalle lesioni gravi al tentato omicidio. In carcere, sulla scorta del primo raggio di inchiesta nell’immediatezza dell’episodio, restano un 18enne svizzero di origini non precisate e con domicilio nel Mendrisiotto e tre minorenni – nessuna nazionalità riferita in via ufficiale – da Mendrisiotto e Luganese.

Per un altro 18enne di ignota nazionalità non è stata fatta scattare la richiesta di carcerazione preventiva, dal che la posizione quale indagato a piede libero; nel caso del coetaneo arrestato, invece, la restrizione della libertà individuale è già stata convalidata dal giudice dei provvedimenti coercitivi. Continua infine la ricerca di eventuali altri testimoni; utili agli inquirenti sarebbero anche informazioni su eventuali fatti occorsi prima dell’assalto. In immagine, un intervento delle forze dell’ordine e dei soccorritori alla “pensilina Botta”.