(ULTIMO AGGIORNMENTO, ORE 15.34) In stato di arresto ed accusato di tentato omicidio l’uomo; sempre in ospedale ma dichiarata fuori pericolo la donna. Due notizie in una, nelle conferme da fonti di ministero pubblico e Polcantonale, circa l’episodio di violenza occorso poco prima delle ore 15.00 di ieri a Locarno quartiere Solduno ed i cui punti essenziali erano già stati qui riferiti in sede di cronaca (vedasi https://ilgiornaledelticino.ch/locarno-quartiere-solduno-donna-malmenata-e-grave-uomo-in-stato-di-fermo/). Contesto non precisato, sebbene i fatti siano avvenuti all’interno di un appartamento – zona di via Alle Vigne, stabile prossimo all’incrocio con via Pietro Magistra – e si debba pertanto presumere una significativa contiguità fra le persone coinvolte; fonti consultate dal “Giornale del Ticino” riferiscono trattarsi anzi di relazione familiare verticale ossia figlio-madre; il responsabile dell’aggressione è un 48enne, indicato come titolare di passaporto svizzero – origini non precisate – e con domicilio nel Locarnese; a subire i suoi colpi (vari, essendosi riscontrate “ferite di una certa gravità”; non si sa se a mani nude o con l’ausilio di oggetti atti ad offendere) una 76enne, parimenti citata come cittadina svizzera e con domicilio nel Locarnese.
L’uomo, dopo il fermo effettuato da agenti della Polcantonale con il supporto di colleghi della Polcom Locarno, nel contesto di un primo esame medico è stato valutato come non interrogabile e non carcerabile – dal che l’ovvia deduzione d’uno stato di grave alterazione psichica – ed è pertanto stato trasferito in una struttura sanitaria protetta per i trattamenti giudicati necessari ed indifferibili; tentato omicidio (in subordine, lesioni gravi; in sub-subordine,lesioni semplici) l’ipotesi di reato che figura nel “dossier” di inchiesta del quale è titolare il procuratore pubblico Luca Losa.



