(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.53) Dalla lite alle vie di fatto, dalle vie di fatto alla lama che balena nelle mani di uno dei contendenti; e quando il fendente parte, purtroppo, c’è anche il rischio che arrivi a bersaglio o che s’infigga in un corpo che bersaglio non era. Tutto ciò a possibile definizione del probabile quadro in cui stamane, intorno alle ore 5.35, su un treno partito da Bellinzona e diretto a Chiasso è maturato un fatto di sangue quale esito dell’alterco in cui risultano essere stati coinvolti più soggetti. Le evidenze: ferita ad un braccio una 19enne cittadina svizzera domiciliata nel Luganese; ferito egualmente ad un braccio un 25enne cittadino svizzero domiciliato nel Luganese; a brandire il coltello un 21enne cittadino italiano residente in Italia e che ora si trova in stato di fermo, principali addebiti l’esposizione della vita altrui a pericolo, le lesioni semplici qualificate, il perturbamento del servizio ferroviario, l’infrazione alla Legge federale sulle armi e la contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Le condizioni di salute della ragazza, per la quale si è reso necessario il trasferimento in ospedale, sono non preoccupanti; semplice trattamento sul posto con medicazione, invece, per il 25enne.
Le cause di quanto occorso, tra l’altro a bordo di un convoglio sul quale si trovavano varie decine di giovani al rientro dal “Rabadan” bellinzonese, sono al momento ignote. Secondo una sommaria ricostruzione, è possibile che la ragazza si sia interposta nel diverbio con l’intento di sedare gli animi, non potendosi escludere l’ipotesi secondo cui all’origine di tutto vi sia stato l’apprezzamento espresso dall’uno ma non gradito dall’altro, e l’alcool e/o l’alterazione da sostanze avrebbero agito da propellenti su un fronte; una volta udite le urla dei due feriti, qualcuno avrebbe tirato il freno di emergenza o avvertito direttamente il macchinista; sta di fatto che il convoglio si è fermato alla stazione di Mezzovico-Vira e che tutti i passeggeri sono stati fatti scendere, già in presenza di uomini della Polcantonale e di colleghi della Polcom Lugano e della Poltrasporti oltre che di soccorritori della “Croce verde” Lugano. Un coltello con impugnatura in legno sarebbe stato trovato e recuperato dalle forze dell’ordine; alcuni testimoni sono stati invitati a fornire dichiarazioni spontanee.
I passeggeri non coinvolti hanno potuto proseguire con un regionale giunto a breve distanza di tempo. Il “dossier” di inchiesta è affidato alla procuratrice pubblica Anna Fumagalli.