Home CRONACA L’editoriale-bonsai / Ben più luci che ombre. E i disturbatori, muti

L’editoriale-bonsai / Ben più luci che ombre. E i disturbatori, muti

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Ad onor della verità si riconosce che giovedì, in fase appena postprandiale e nel trovarci con amici lungo le vie di Locarno, proprio non riuscivamo a farci sentire pur parlandoci con voce a tratti stentorea a causa del passaggio di un Fa-18 per la prova generale dello spettacolo. I numeri di “Luci ed ombre” (foto GdT) a Locarno, anche quest’anno, ci dicono tuttavia che il gioco è valso candela, stoppino e portacandela: anche a farsi la tara alle dichiarazioni degli organizzatori, un po’ come in Italia avviene quando i sindacalisti affermano di aver portato in piazza 30’000 persone ma per la Questura sono la metà, mettiamo sul piatto 10’000 presenze giovedì, 10’000 presenze venerdì e 35’000 sabato, con riferimento agli afflussi sulle sponde del Verbano e sui contrafforti e sui tratti collinari da cui l’evento era “vivibile” tra “air show” e fuochi artificiali. Con totale sincerità, assai meno interessante l’area dei mercatini, laddove gira troppa rattatoia a danno di chi, invece, propone anche cose interessanti (non introvabili, per carità, ma interessanti).

Un’osservazione: delle ventilate, annunciate, promesse e minacciate azioni da parte di sedicenti ambientalisti, bellicosamente dichiaratisi pronti al lancio con parapendii da luoghi ignoti pur di ostacolare le evoluzioni degli Fa-18 e del “SuperPuma” dell’Esercito, non vi è stata traccia. Forse perché è più facile il buttare brodo su un’opera artistica, godendo poi di qualche complice microfono per la lettura di comunicati di rivendicazione del gesto, che l’andare a mettersi nei guai facendo una figuraccia davanti a decine di migliaia di occhi.