Al fondo della questione, insomma, c’era una donna. Una ragazza che contava parecchio per gli uni e contava parecchio per gli altri, o su cui sussistevano opinioni divergenti, vai a capire e ad ogni modo non è che la cosa sia così importante; ciò bastò invece per far alzare la voce e per scatenare una rissa, nella notte di sabato 30 maggio, in prossimità di un bar sul lungolago di Lavena-Ponte Tresa, due gli schieramenti con numerosi sostenitori e con qualche… avventizio, e tutt’altro che facile fu il lavoro degli agenti della Polizia italiana di Stato che dovettero intervenire dal vicino punto di frontiera. A distanza di due settimane dati fatti, e “nonostante la scarsissima collaborazione” – come viene fatto rilevare – fornita dalle persone coinvolte, quattro dei soggetti coinvolti sono stati infine identificati: tutti residenti in provincia di Varese e tutti abitanti in fascia di confine, ovvero un 19enne di Cadegliano Viconago, un 21enne di Marchirolo, un 27enne di Lavena-Ponte Tresa e (indicazione all’apparenza sorprendente) un 56enne di Cremenaga; decisivi i filmati di videosorveglianza urbana, alcune testimonianze e soprattutto i riscontri negli ospedali della zona, dove alcuni tra i soggetti si erano presentati per farsi curare da lezioni e traumi. Per tutti i quattro gli uomini è scattata la denuncia.