Tuttora in carcere (da inizio agosto 2024) per espiazione anticipata della pena, don Rolando Leo già assistente spirituale della “Pastorale giovanile” diocesana in Lugano e già cappellano del “Collegio Bartolomeo Papio” in Ascona sarà chiamato alla sbarra per un totale di nove casi, tra cui quattro minorenni, con riferimento ad addebiti che si situerebbero negli àmbiti della coazione sessuale, della pornografia, degli atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e degli atti sessuali con fanciulli, secondo le diverse declinazioni di quanto contenuto nel “dossier” istruito e di cui è titolare la procuratrice pubblica Valentina Tuoni. La profondità e la gravità del caso, con annessi e connessi, sono state rivelate oggi dai colleghi della “Regione” sull’edizione “web” del quotidiano, e ciò in ragione dell’avvenuto accesso all’atto di accusa. Non è ancora noto il periodo in cui tali episodi avrebbero avuto luogo, anche se fonti Rsi circoscrivono le attività tra il 2015 ed il 2023; è il caso di ricordare che l’arresto del sacerdote, ora 55enne, ebbe di fatto luogo la mattina successiva al rientro dello stesso don Rolando Leo, con una comitiva, dal pellegrinaggio a Medjugorje.