Acquisito alla conoscenza comune, in Ticino, è il divieto di vendita delle bevande alcooliche – vale per i fermentati e vale per i superalcoolici – ai minori di 18 anni: sta scritto all’articolo 51 della “Legge sanitaria”, e fa fede anche l’articolo 23 della “Lear” che non c’entra con lo spietato sovrano shakespeariano ma parimenti rigorosa è quale “Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione”. Trattasi della norma che, al precedente articolo 19, vieta anche ogni vendita promozionale di bevande a contenuto alcoolico, ad esempio i “Bevi tre ma paghi due” e gli “happy hour”. Come si spiega, allora, che a promozione di un esercizio dalla recente (re)inaugurazione in quel di Locarno sia comparsa una simile iniziativa? Si domanda per sapere, null’altro.