Sull’argomento si era capitati, ci pare di ricordare, fors’un par d’anni addietro parlandosi del Consiglio nazionale; voce autorevole ci rispose che il problema sarebbe stato risolto. Constatasi invece ed ancor oggi il non esservi, nella Berna federale che di sé dà comunicazione e di certo con significativo ancorché ripartito aggravio sulle casse del contribuente, manco uno stagista ordinariamente bilingue e che alla lingua italiana presti il minimo sguardo bastevole ad evitare un tristissimo strafalcione nel “crawl” – testo scorrente su schermo, qui per il canale tv delle dirette parlamentari – con il quale sono fornite le informazioni basilari sugli orari delle trasmissioni. Occhio: non stiamo tirando in ballo cose come apodosi protasi e complicanze sulla “consecutio”, ma il mero puro semplice e banale verbo “essere” in forma presentativa. E poi vengono a parlarci delle battaglie per la promozione della lingua italiana…






















































































