A stupore inondato da preoccupazione induce quanto apprendiamo dall’etichetta descrittiva d’una nota referenza alimentare in nota catena della grande distribuzione organizzata: geneticamente modificati nella versione al formaggio, laddove essi risultano prodotti sotto marchio all’apparenza apocrifo, i “Sofficini” in altra guisa godono di ripieno con funghi e… spinacio. Il che costituisce problema: a “spinacio” corrisponde infatti la pianta, mentre in cucina si usa la foglia che tuttavia, nel vocabolario, è codificata solo al plurale, sicché infatti diciamo “spinaci saltati”, “torta agli spinaci”, “rotolo di spinaci e patate”, e così via. O forse che questi intendano proprio affermare che nella farcia, per un prodotto del peso di complessivi 480 grammi, viene utilizzata una sola foglia, con incidenza sul sapore pari a zero virgola zero?