Nelle istituzioni, sempre: da procuratore pubblico, da consigliere agli Stati, da consigliere di Stato, ed anche da membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Non statista ma teorico dello Stato quale chiave della società – tesi non dal consenso unanime, anzi; gli si riconosca di averla sostenuta con cuore, prima che con argomenti – fu Dick François Marty, deceduto questo pomeriggio nell’abitazione di Alto Malcantone frazione Fescoggia, sull’esito di una condizione fisica resasi precaria in tempi recenti. Esponente radicale, ticinese d’origine sia luganese sia vallesana da Guttet-Feschel nel Distretto di Leuk e venuto alla luce a Sorengo, filoeuropeista, Dick Marty avrebbe compiuto 79 anni fra 12 giorni. Nella formazione, percorso luganese sino a tutti gli studi liceali, indi studi – in giurisprudenza – all’Uni Neuchâtel; in magistratura dal 1975 (sotto di lui, nella collaborazione da un lato all’altro dell’Atlantico, l’inchiesta poi nota come “Pizza connection”); nella stanza dei bottoni, a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona e con timone del Dipartimento cantonale finanze, fra il 1989 ed il 1995, anno dell’ingresso a Berna versante Camera alta dove sarebbe rimasto sino al 2011.
Fra gli altri impegni assunti, la presidenza dell’organizzazione “SvizzeraTurismo” fra il 1996 ed il 2007 e la conduzione dell’“Assemblea intergiurassiana”; molti i riconoscimenti ricevuti, tra di essi lo “SwissAward” per la categoria “Politica” nel 2006 ed il “Pro merito” del Consiglio d’Europa meno di quattro settimane or sono. Volle agire come inquirente, dalle sedi istituzionali, su temi quali il traffico di organi in specifiche aree dell’Est europeo e su strutture carcerarie segrete della Cia statunitense su territorio europeo. Ampia l’attività pubblicistica, sostenuta anche da una discreta produzione saggistica tra cui, recentissimo, il libro “Verità irriverenti” che così Dick Marty aveva presentato: “Devo affrontare una sfida che è un nemico interno contro cui praticamente nulle sono le possibilità di vincere”. La data delle esequie non è ancora nota.