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Il Ticino del Covid-19: otto morti in sette giorni (e ancora 80 ricoverati)

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.18) Non ci si illuda sulle cifre dei nuovi positivi: ne risultano 184, al bollettino settimanale diramato oggi, e sarebbe questa la testimonianza di un crollo verticale dai 551 del periodo precedente, con minima influenza sia sui riscontri della settima ondata (8’686 casi, da giovedì 24 novembre 2022) sia sul totale (191’784 casi, reinfezioni comprese ed esclusi ovviamente i positivi non dichiaratisi) dall’inizio della pandemia; si tratta tuttavia di un valore apparente, persino non comparabile, perché da parametrarsi ad una diversa modalità di conduzione dei “test” e di finanziamento dei medesimi, come confermano fonti dell’Ufficio del medico cantonale. La realtà del Covid-19 in Ticino resta invece di quel tipo che nessuno, tanto di più a quasi tre anni dalla prima notizia di contagio, gradisce sentirsi raccontare e che pure centinaia, migliaia di famiglie hanno vissuto e continuano a vivere: per l’appunto nell’ultima settimana, altre otto vittime per effettivi 39 decessi nella settima fase, 1’320 nel complesso.

Sempre preoccupante l’evidenza dei posti-letto occupati in strutture nosocomiali: 80, di cui 74 in reparti ordinari e sei in reparti di terapie intensive. Migliora invece in misura sensibile – ma anche in questo caso si tenga conto del nuovo sistema adottato per i calcoli – la situazione nel sistema delle case per anziani: sei i nuovi casi, 32 gli ospiti nel frattempo dichiarati guariti, nessun altro decesso, un ricovero, quattro in tutto i residenti ora colpiti dal “Coronavirus” (tre le strutture).