(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.23) L’acuirsi della tensione nella guerra commerciale tra Washington e Pechino (della scorsa settimana l’aumento dei dazi sulle importazioni dalla Cina; oggi rappresaglia sullo stesso tenore, anche se in misura meno rilevante) a penalizzare tutte le Borse europee e, sui primi riscontri da New York, anche una Wall Street in evidente stato di “choc” per l’inattesa durezza della reazione (evidenze all’ultimo riscontro: Nasdaq, meno 3.24 per cento; S&P-500, meno 2.50; “Dow Jones”, meno 2.35). Non poteva rimanere esente dal contraccolpo la piazza di Zurigo, trainata al ribasso dal comparto lusso (“The Swatch group Ag”, meno 3.61, lanterna rossa; “Compagnie financière Richemont Sa”, meno 2.58) e dai finanziari, per saldo effettivo a quota 9’363.18 punti ovvero in calo pari all’1.13 per cento). Il meglio ancora da due dei pesi massimi difensivi, ossia “Roche holding Ag” (parità) e “Nestlé Sa” (meno 0.10) oltre che dal sempre sorprendente “Alcon incorporated”, a lungo capofila con incremento superiore alla figura intera ed infine rifluito su un “meno 0.23” che non inficia tuttavia l’incremento nell’ordine del nove per cento circa in un mese, vale a dire dal giorno dell’ingresso nel listino. Dalle altre sedi primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 1.52; Ftse-Mib a Milano, meno 1.35; Ftse-100 a Londra, meno 0.55. In discesa secca a 113.0 centesimi di franco il cambio per un euro.