Home SPORT Hockey Terza lega / Gruppo 1-est, Igor l’ipnotizzatore è pronto a stupire

Hockey Terza lega / Gruppo 1-est, Igor l’ipnotizzatore è pronto a stupire

148
0

Nuovo capitolo che sa d’antico, per lui, Igor Lucchinetti; nuovo capitolo a difesa di una gabbia, stavolta al Cramosina che era stato casa sua dal giugno 2014 al giugno 2019, dopo sei stagioni – a tratti brillanti, si sottolinea – con la divisa del Blenio. È l’ennesimo ritorno in una storia hockeystica personale che all’età di 30 anni, e dunque con molte e molte stagioni agonistiche a venire, vogliasi o non vogliasi è e rimarrà peculiare. Non unica, no, al mondo; ma irripetibile per contesti e condizioni, sicuro.

Dalla Terza lega alla Terza lega, stesso girone (gruppo 1-est): nulla di che, direbbe un osservatore casuale. A parte la voglia di vincere, ora con una prima squadra – non si dimentichi, il Cramo ha anche un gruppo di anzianotti amatoriali che per antifrasi si fanno chiamare “Youngsters” – che è reduce da tre titoli consecutivi; quello stesso Cramo cui, da titolare davanti alla gabbia del Blenio, negli scampoli ultimi della stagione regolare 2024-2025 egli non fece sconti tanto che il confronto del penultimo turno si chiuse su un paradossale 2-10, e figurarsi, contro un attacco che ne segnava in media poco meno di sette e contro una difesa che ne concedeva poco più di quattro. È nella cifra di Igor Lucchinetti, da sempre: “Ho assaporato pagine del mondo dei professionisti, sono felice di ciò perché è un’esperienza che non è data a tutti”, e qui s’impone un (lungo) salto all’indietro. Il giorno: venerdì 26 ottobre 2012, Lna ossia odierna National league di hockey, 6’700 spettatori della “Saint Léonard” di Friborgo prima ammutoliti e poi surgelati; ammutoliti perché Inti Pestoni, in FriborgoGottéron-AmbrìPiotta, timbra il pareggio sul 2-2 al 59.59; surgelati poco dopo perché si arriva ai rigori e Nolan Schaefer portiere dei leventinesi, reduce da 38 parate su 40 tiri e da tante botte prese ma con scarsissima considerazione da parte degli zebrati, si fa sbattere fuori dagli zebrati stessi allo scadere del supplementare sicché dalla panca ospite – dove tre giorni prima è approdato Serge Pelletier in subentro al contestatissimo Kevin Constantine – parte a difesa della gabbia un ragazzino che fa 17 anni e due mesi esatti, primi gambali indossati nella categoria e reduce dall’esperienza dei “Sisec selects Under 18” con sede a Calgary, e quel ragazzino para l’impossibile nello “shoot-out” poi deciso da Richard Park per il successo dei biancoblù. Si chiama Igor Lucchinetti, l’esordiente, oggi un “normale” cittadino con impiego federale in quel di Airolo, ed il suo è sì un quarto d’ora di celebrità ma tutt’altro che effimero, tanto da trasformarsi in atto imperituro destinato ad incidersi nella memoria dei tifosi. Da abituale “back-up” negli Iuniores “élite A” dei leventinesi, dove la sovrabbondanza nel ruolo lo mette in concorrenza con Gregory Keller titolare prevalente e con David Ammann soprattutto (ma a disposizione dell’allenatore – è Luca Cereda, l’allenatore: nelle ore più crude della carriera, il suo nome càpita anche qui – figurano anche Luca Rinaldi e Brian Ronchi), a uomo decisivo per la vittoria: “La notte più pazzesca, a freddo sono chiamato alla sfida dello “shoot-out”, immaginatevi il clima”.

In qualche angolo su InterNet troverete i riflessi filmati – apoteosi annessa – di quel confronto uno-contro-uno. Poi il rientro nell’alveo, e la scelta di dare all’hockey la giusta parte, ed alla formazione professionale quanto necessario ed opportuno. Un esercizio di equilibrio, e di attitudine mentale, che magari ci ha privati dell’agonista “di livello” – vogliamo discutere su qualcuno tra i pariruolo del “poi”, anche ai piani superiori dell’arte discatoria? Il Ticino si è divorato un patrimonio di potenziali talenti, salvo andar poi a pescare fuori territorio – ma ci consegna un soggetto apprezzato, scrupoloso, màiagiàzz e sempre divertente.

13 anni dopo la “notte delle notti”, c’è ancora, Igor Lucchinetti. Eccome, se c’è: avversari avvisati, mezzi salvati.