Era la partita della verità e la partita della verità ha detto che le ambizioni del Visp, in questo convulso finale della stagione hockeystica cadetta, hanno un senso: benché solo quarti al termine della prima fase, ed a distanza di 23 lunghezze dal Basilea classificatosi primo, i vallesani sono ora sul 2-1 nella serie con gli stessi renani e cioè si sono dimostrati capaci di ribaltare la tendenza tecnicamente avversa, non fosse stato altro che per il vantaggio della pista. Ed invece, dopo l’1-3 di domenica e l’1-0 di martedì, il Visp ha offerto stasera una prova di solidità prima di tutto nello spezzare la catena di costruzione del gioco in casa basilese, limitando l’altrui produzione offensiva a 19 tiri (erano stati 27 nel primo confronto e 19 nel secondo); effimero il vantaggio dei padroni di casa (3.58, Dario Kummer), di Fadri Riatsch il riaggancio (35.17), del non ancora 21enne ticinese Alessandro Lurati – rientrato in Svizzera in questa stagione, dopo una significativa esperienza tra i Des Moines Buccaneers della Ushl ed i Minnesota Wilderness della Nahl – la firma sul sorpasso (45.11, a cinque-contro-quattro); sigillo, a porta avversaria lasciata priva di presidio, dal bastone di Dario Burgener (58.46).