Perdere con l’Olten all’esordio ci stava: i solettesi sono in parete per riprovare a scalare la categoria, sin da ora buon divertimento s’augura e s’annuncia che s’andrà a vederli dalle semifinali in su. Perdere con il Winterthur al secondo turno ci sta assai meno, o non ci sta del tutto. Lo capiscano, a Biasca sponda Ticino Rockets, essendo questa la stagione della cadetteria hockeystica in cui i punti valgono davvero (a fine campionato si può anche retrocedere, ora…) e pertanto cosucce come i finali di partita sono da studiarsi e da simularsi “ad nauseam”, ovvero sino a che la meccanica della gestione del disco ti venga fuori dalle orecchie. Cosa non accaduta ieri, su ghiaccio avversario, dopo che l’1-1 era stato riconquistato (Kris Bennett, 33.18, in risposta a Marc Steiner, 6.52, in “power-play”) e difeso sino a meno di tre giri di lancetta sottile sul quadrante; nello spazio di 55 secondi, e senza condizioni particolari, due dischi da raccogliersi per Noah Patenaude – preferito a Davide Fadani per la difesa della gabbia – sulle iniziative assunte da Virgile Thévoz al 57.05 e da Jannik Fröwis (qualcuno lo ricorda? Austriaco di Dornbirn, licenza svizzera, tre stagioni da “iunior” con il Lugano, transitato anche da Biasca nell’odierna Swiss league) al 58.00; ingaggio, due scambi, Gianluca Cortiana a ridurre le distanze (58.21); fuori il portiere, fine delle speranze sul 2-4 di Patric Hofstetter al 59.29. Ai BiascaTicino Rockets, dunque, dopo due turni tocca l’amaro gusto dell’ultimo posto in solitaria, a zero punti, con il corollario di altre statistiche che nulla di positivo lasciano presagire ovvero peggior attacco (tre goal realizzati) e peggior difesa (10 goal al passivo).
Spunti utili: il norvegese-svedese William Hedlund fornito dalla dirigenza Ambrì inizia a capire quali siano le dinamiche della squadra; il canadese Kris Bennett in arrivo via Lugano – a proposito: nello spazio di 120 minuti ha già giocato in due categorie professionistiche elvetiche… – pare in grado di offrire qualcosa in più rispetto al François Beauchemin visto lo scorso anno agli ordini di Éric Landry allenatore, per quanto siano ben simili tanto il percorso quanto le statistiche in carriera dell’uno e dell’altro giocatore e per quanto le cronache ci stiano ora raccontando di un François Beauchemin sfavillante nel Rouen seconda forza in Ligue Magnus di Marianna; inoltre, prendono quota i ragazzi in arrivo dal giro delle “Under 20” e sotto contratto di formazione, gioia del primo goal per Gianluca Cortiana, gioia del primo assist per Grégory Bedolla. Si spera e ci si spera, neh.
I risultati – Basilea-Turgovia 3-1 (a porta vuota, con 47 secondi ancora sul tabellone, il goal della sicurezza per i renani, autore Sandro Brügger); Olten-Visp 4-2 (tra i solettesi, doppietta di Lukas Lhotak ed ottimo tempo di gioco per Giacomo Dal Pian); Sierre-LaChauxdeFonds 5-4 (due goal e tre assist di Arnaud Montandon tra i vallesani, impeccabile – “più due” in plus-minus – Giacomo Casserini nel primo blocco di una difesa messa sotto pressione soprattutto nel terzo periodo, 12 tiri contro tre, ed in totale 35 contro 21); Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht-Langenthal 4-3 (ai rigori; di Marlon Graf l’unico disco – su 12 – a segno nello “shootout”); Winterthur-BiascaTicino Rockets 4-2.
La classifica – Olten 6 punti; Langenthal 4; Basilea, Turgovia, Visp, Sierre, LaChauxdeFonds, Winterthur 3; Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht 2; BiascaTicino Rockets 0.