Dopo la botta di ottimismo dell’altr’ieri, grazie al successo in trasferta sul Winterthur unico punto possibile di riferimento nella corsa alla salvezza, oggi una doccia scozzese sui BiascaTicino Rockets dell’hockey cadetto: davanti a soli 154 spettatori, ed è questo un brutto segno perché la squadra ha ora più che mai bisogno di sostegno al di là di quel che si possa pensare sulla “querelle” insorta ai piani alti e sui comportamenti pregressi di qualche contitolare dell’impresa, sconfitta interna ad opera del Sierre, 0-2 il punteggio ad onta di una certa qual prevalenza nel possesso-disco e nelle conclusioni (36 contro 25), firme di Enzo Guebey (18.01) e di Arnaud Montandon (49.36, a cinque-contro-quattro); un sussulto dei padroni di casa, disco in gabbia per merito di Loic Vedova e sarebbe stato l’1-1, azzerato dalla prova-video. Lo 0-2, sia detto, è risultato che tanto in stagione regolare quanto nel torneo di “play-out” ci poteva e ci può stare, tuttavia con differente declinazione di importanza dal momento che i vallesani erano già aritmeticamente salvi dal turno di esordio e, pur nel rispetto dei criteri di equanimità sportiva, sul ghiaccio di Biasca essi si sono ben guardati dallo sprecarsi; occasione dunque mancata, e peggio che mai in contemporanea con l’inattesa vittoria (2-1) del Winterthur a Zugo sull’AccademiaZugo, goal decisivo (39.48) del locarnese Samuele Pozzorini in “shorthanded” su passaggio dell’isonese Uinter Guerra.
Morale: Winterthur di nuovo a “più quattro” sui Rockets, ed AccademiaZugo in salvo nonostante la sconfitta (margine di 13 lunghezze sui vallerani, quando a disposizione di ciascuna squadra ci sono ora soli 12 punti), e Sierre ovviamente già tranquillo. Per evitare l’ultimo posto, sola corsa tra Rockets e Winterthur; il vento, purtroppo, è nelle vele altrui.
La classifica (somma tra punti nel torneo di “play-out” e punti acquisiti durante la prima fase) – Sierre 51 punti; AccademiaZugo 43; Winterthur 34; BiascaTicino Rockets 30.