Dai: magari ci hanno preso in giro per tutta la stagione, i BiascaTicino Rockets, fingendo di essere un cantiere irrisolto. Magari: non è vero, ma tra finte e controfinte fingiamo a nostra volta di voler credere a questa barzelletta. Resta un fatto: come certi studenti che si mettono d’impegno ad un mese dalla fine della scuola e che rimontano chilate di pagine in precedenza nemmeno prese in considerazione come supporto per il vaso di fiori della nonna, i vallerani hanno tirato fuori in questi giorni quel che probabilmente non sapevano di avere, cioè la coerenza in quanto squadra, il che confermerebbe quel che qui fu espresso a varie riprese e cioè che la somma dei valori individuali dava assai di più rispetto al rendimento complessivo del gruppo. Morale: oggi vittoria nel duello della cantina sul ghiaccio del Winterthur, conquista effettiva della posizione numero 10 nella cadetteria hockeystica, mostruoso doppio passo di avvicinamento all’AccademiaZugo nel frattempo sconfitta a Weinfelden dal Turgovia. I numeri dicono, per carità, che sia AccademiaZugo sia BiascaTicino Rockets viaggiano a 10 vinte contro 31 perse; ma il disco su ghiaccio d’oggidì è mostruosamente inclusivo, almeno in certe categorie, e quindi succede che chi arriva penultimo in un campionato – questo, per dire – si ritrova in tasca gli stessi diritti di un collettivo che abbia furoreggiato sin dalle prime battute del torneo. C’è semmai la gherminella del pre-“play-off”, ma che cambia mai, quando nel serbatoio hai l’entusiasmo?
Okay, niente voli pindarici, niente utopie, in fondo i Rockets sono un “farm-team” ed il loro futuro si disegna a questo livello. La vittoria a Winterthur pur in piena soccombenza nella produzione offensiva (22 tiri contro 38) è di per sé un colpo atipico: due volte avanti (3.09, Rocco Pezzullo; 12.56, Colin Fontana) e per due volte raggiunti (5.06, Nico Engeler; 18.00, Anthony Steiger a cinque-contro-quattro), gli uomini di Éric Landry si sono messi nelle mani di Irving Leland in porta e di Yves Stoffel (fresco di transito dal Lugano) al centro del primo blocco, strappando con Adrien Lauper (25.57; 10.a rete, contestualmente al 12.o assist nella stagione) il 3-2 e proprio con Yves Stoffel (46.32) il 4-2. Finale all’insegna del contenimento, sul “Fuori il portiere” due parate ed un rilancio, Giona Bionda l’ispiratore, Patrick Incir (58.25) a chiudere su un 5-2 generoso ma non inveritiero. Pensa tu, i Rockets…
I risultati – Visp-Langenthal 4-3 (al supplementare; Linus Klasen risolutore al 63.02); Olten-Sierre 2-3 (ai rigori; pareggio degli ospiti sul 2-2 al 59.16; goal decisivo al 17.o rigore); Turgovia-AccademiaZugo 3-1 (doppietta di Jonathan Ang); Winterthur-BiascaTicino Rockets 2-5; Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht-LaChauxdeFonds 2-0 (situazione sbloccata solo negli ultimi 10 minuti, rete della sicurezza per i padroni di casa al 59.13).
La classifica per media-punti – Kloten 2.525 punti; Olten 2.475; LaChauxdeFonds 1.923; Langenthal 1.650; Turgovia 1.625; Visp 1.500; Sierre 1.475; Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht 1.341; AccademiaZugo 0.756; BiascaTicino Rockets 0.707; Winterthur 0.575.