Per quanto ad organico rinnovatissimo (si dirà a breve) e con assetto in cifra di provvisorietà (soli 13 giocatori di movimento a disposizione; erano 17 sul fronte opposto), Ascona sconfitto solo con il minimo scarto nel pomeriggio di ieri, sabato 10 settembre, in amichevole a Biasca con i Mastini Varese. Confronto tra una neopromossa dalla Terza alla Seconda lega svizzera, dunque, ed un gruppo che si appresta invece a disputare la Ihl, massima serie di Tricoloria con sole squadre italiane (Cortina, Fassa, Renon, Unterland Cavaliers Egna-Ora, Merano e Gardena Ortisei partecipano invece alla Alps hockey league-Ahl con formazioni di Austria e Slovenia; Bolzano Südtirol Foxes, Lupi Valpusteria Brunico ed Asiago militano infine nella Icehl, con avversari da Slovenia, Austria ed Ungheria); 1-2 al termine di 60 minuti ben vissuti da entrambe le parti, verbanesi addirittura avanti sull’1-0 con Ivar Ortelli (6.52) su assist di Dimitri De-Camilli, per gli ospiti reti di Michael Mazzacane (28.56) e Dennis Perino (37.53; per i rilevatori ufficiali, invece, autore del goal sarebbe Sebastian Allevato). 32 secondi dopo metà confronto, cambio della guardia tra i portieri con Alan Mignami in subentro a Pierre Tomamichel in casa Ascona e Domenico Della Santa a rilevare Rocco Perla per i bosini, tra l’altro sostenuti da un buon gruppo di tifosi.
Discreta l’intensità, considerandosi tra l’altro il fatto che entrambe le squadre hanno sinora tritato pochi minuti di ghiaccio “vero”; marcature a tratti un po’ lasche, contenuti alla fascia dei due minuti le singole penalità (sei e cinque rispettivamente); piacevole il rivedere all’opera Andrea Vanetti, 32enne varesino per nascita, ruolo attaccante, intera filiera delle giovanili in casa Lugano – anche con un timbro nella allora Lega nazionale A ed odierna Nl – e poi tra Prima e Seconda lega con il “vecchio” Ceresio1, con i GdT2 Bellinzona e con il Chiasso, indi in maglia MilanoRossoblù ed ora al quinto anno con la maglia dei varesini, terza stagione da capitano. A margine, in un breve ma intenso momento privato sotto la tribuna lato ufficiali di gara, alcuni amici svizzeri ed italiani hanno colto l’occasione per ricordare la figura di Giuseppe “Mala” Malacrida, deceduto in settimana all’età di 71 anni dopo diuturno impegno nell’arte discatoria soprattutto a Lugano (da giocatore, e poi da dirigente) ma anche tra i pionieri della rinascita dell’hockey a Varese, all’epoca di Ray McKay allenatore-giocatore onusto di gloria nei “pro” (357 partite fra Nhl e Wha, 266 partite nella sola Ahl con una “Calder cup” conquistata) ed attorno al quale si era catalizzata anche la piccola colonia di discatori elvetici messisi a disposizione per allenamenti e partite. Nella foto ManBer-“Giornale del Ticino”, Pierre Tomamichel neutralizza un’azione d’attacco dei Mastini. Ampio corredo fotografico sulla nostra pagina “Facebook”.