Vicini, tanto vicini, mai così vicini; e per questo la loro delusione sarà più forte, in queste ore. Al supplementare dello spareggio, cioè del quinto incontro della finale nel gruppo est, escono i GdT1 Bellinzona dalla scena dell’hockey di Prima lega: minuto 74.12, assist di Matteo Schärer, a bersaglio Joel Moser, Wil sul 3-2 ed in trionfo, sopracenerini frantumati sulla dirittura d’arrivo di un progetto per il quale la squadra era stata costruita e rafforzata (si pensi soltanto all’innesto di un Patrick Incir e di un Elias Bianchi provenienti dalla National league). Il peggiore fra gli spettri di un “play-off” in cui pareva che lo scoglio più grosso fosse stato aggirato nella rimonta sul Rheintal nei quarti di finale, due sconfitte a domicilio respinte con due vittorie in trasferta (la seconda a mo’ di falange macedone, 7-0 il risultato) e poi con un 8-3 in casa; solo un inceppamento – anche qui al supplementare – nel terzo incontro delle semifinali contro il Wetzikon, infine il percorso che sembrava ormai tracciato e vincente, parziale di 2-0 nella serie e terza partita davanti al pubblico domestico. Lì, quasi una nemesi e quasi una profezia: ospiti avanti, GdT1 all’1-1 e così trascinatisi sino all’ultima sirena; al minuto 75.28, goal di Matteo Schärer, assist di Joel Moser, evento speculare a quello maturato iersera; sabato il Wil si era infine portato sul 2-2; ieri quanto descritto, terzo supplementare su cinque partite, reti bellinzonesi dai bastoni di Stefano Spinedi (19.30, “power-play” per l’1-0) e di Patrick Incir (31.27 per il 2-2), nel mezzo le firme di Joel Moser e di Lars Kellenberger (24.12 e 26.26 rispettivamente).
Fine di una storia, fine di un viaggio; peccato l’essere costretti a scendere ora dal treno, lasciando al Wil il titolo per il gruppo est ed il diritto di puntare al titolo nazionale di Prima lega, avversario il Sion uscito vittorioso dalle Forche caudine nel gruppo ovest (3-0 controvento, eliminati i Prilly BlackPanthers), da domani – e con prima pista a favore – la serie finale sempre al meglio delle cinque partite. Ai bellinzonesi tocca ora la disputa della “piccola finale” per il terzo posto assoluto (partita secca con i Prilly BlackPanthers, sabato prossimo: è per l’onore e per il “chissà” da future gerarchie); nell’alveo societario, dove peraltro viene rimarcato sotto traccia che entrambi gli obiettivi minimi erano stati raggiunti con l’accesso al “play-off” sia dei GdT1 in Prima lega sia dei GdT2 in Seconda lega, si aprirà ora una necessaria fase di riflessione circa gli orientamenti agonistici al di fuori delle giovanili, dove anche quest’anno sono stati già raggiunti traguardi notevolissimi (la “Under 15-A”, per dire, ha conquistato una meritatissima promozione alla categoria “Under15-Top”; “Under 20” lanciata sulla stessa strada ed ora alle prese con il “Masterround”; il settore è florido ed articolato ed a parlare sono come sempre i numeri cioè 300 ragazzi tesserati, 35 allenatori e 25 volontari). Indicativo delle scelte prossime venture è di certo l’intervento finanziario con un contributo decisivo alla ricapitalizzazione dei BiascaTicino Rockets militanti nella cadetteria nazionale, e si capisca che senza quei denari – e senza quelli giunti dalle sponde Ambrì – non vi sarebbe stato adempimento degli obblighi di legge per il salvataggio “giuridico” (cioè finanziario ai sensi di legge) della società vallerana; nei fatti, la società bellinzonese è oggi azionista “tout court” dei BiascaTicino Rockets.