Nella nerissima domenica del calcio che alloggia dall’altra parte della strada, buio su buio porta il Lugano dell’hockey di massima serie stante lo sciagurato ed incommentabile 2-5 interno contro gli Zsc Lions. Oh, a prima vista un 2-5 potrebbe anche testimoniare d’un cedimento nelle battute finali, sei sul 2-3 e tenti l’aggancio e togli il portiere per mettere il “rover” e ti infilano, e a quel punto te la giochi alla disperata e resti in tale assetto ma perdi il primo ingaggio ed è un altro goal al passivo con gabbia vuota; se l’avete pensato, siete simpatici ma illusi, ché in questo caso gli ospiti hanno subito sì una rete in avvio (2.11, Mark Arcobello, assist di Samuel Guerra e di Giovanni Morini) ma si sono fatti agganciare alla prima inferiorità numerica (fuori Calvin Thürkauf, a Vinzenz Rohrer – conoscete la storia, vero? Austriaco formatosi in Svizzera, un potenziale “crack” con gli Ottawa 67’s della Ohl, chiamato al terzo giro della “draft” Nhl in quota Montreal Canadiens, un grave infortunio alle spalle, fine dell’inciso – il merito del pareggio) ancor prima della prima pausa (13.58). Un paio di occasioni mancate, sul principio della discesa (34.40) l’1-2 dal bastone di Denis Malgin, che ancora qualche mese fa stava tra Toronto Maple Leafs e Colorado Avalanche (computo totale in Nhl: 264 partite, 41 goal e 40 assist, cui sono da aggiungersi sette goal e 19 assist in 28 incontri di Ahl) e che adesso è tornato a far cassa da queste parti, cinque presenze cinque punti all’attivo come si vedrà a calcoli fatti).
Baracca ancora salvabile, a questo punto, ed invece: 44.55, Chris Baltisberger, 1-3; 47.04, Jesper Frödén, 1-4. Gelo sui 4’494 più addetti alla “Resega” di Porza, “power-play” messo lì di giustezza da Calvin Thürkauf al 54.47, ormai troppo tardi avendosi di fronte non il pur degnissimo YellowstoneTeam della Lega amatori hockey Lugano ma gente che per professione scava trincee invisibili nel ghiaccio. Jesper Frödén la chiuderà una volta per tutte, su un improvvido richiamo del portiere avversario per il “Serrate”: fuori Mikko Koskinen al 56.55, goal del 2-5 tre secondi dopo, insomma. Del resto, che cosa vuoi pretendere con 23 tiri (di cui solo 13 nei primi 40 minuti) contro 33? E che cosa vuoi dire quando tre tuoi difensori piombano a “meno due” nel “plus-minus”? Che si è buscata una lezione, meglio oggi che domani, sicuro come l’oro. Purché, et cetera.
La classifica – Losanna 13 punti; FriborgoGottéron 12; Zsc Lions 11; Berna, BielBienne 10; Zugo, AmbrìPiotta 8; ServetteGinevra 7; Davos, Lugano 6; RapperswilJona Lakers, Ajoie 5; Kloten 4; Scl Tigers 3 (Losanna, FriborgoGottéron una partita in più).