Tre partite, 180 minuti in tutto, sono bastate allo Zugo per chiudere la pendenza: il titolo svizzero 2020-2021 nell’hockey di massima serie diventa realtà con una serie netta sul ServetteGinevra, faticosi i primi due successi (1-0 in casa, 2-1 in trasferta), sofferti i primi due periodi dell’odierno terzo appuntamento con il provvisorio 1-1 in botta-e-risposta tra Gregory Hofmann (23.45, assist di Dario Simion e di Jan Kovar) e Daniel Winnik (38.33, “power-play” convertito). Situazione stabile ancora sino a meno di 12 minuti dalla sirena, ed ancora da Gregory Hofmann (48.46) lo scatto che si rivelerà determinante; di Carl Klingberg a cinque-contro-quattro (49.04) il 3-1, ed anche qui con l’apporto di Gregory Hofmann; discorso chiuso al 56.57, Yannick-Lennart Albrecht risolutore per il 4-1; già dal 57.03 l’innesto del “rover” da parte degli ospiti per l’ovvio assalto alla baionetta, e proprio in assenza di Daniel Manzato dalla gabbia giungerà (59.20) il 5-1 di Dario Simion. Al ticinese l’onore del “record” di reti nel “play-off”, nove (più tre assist); meglio di lui, ma solo nel complesso, proprio Gregory Hofmann (14 punti, sei goal ed otto assist, piazza d’onore) e, per quanto ciò possa sembrare paradossale, Jan Kovar autore di un solo goal (più 14 assist, dunque 15 punti).
Onore ai vincitori, presentatisi al “play-off” con un ruolino di marcia mostruoso (40-12) e che nel prosieguo hanno infilato 10 vittorie contro tre sole sconfitte (4-2 nei quarti di finale sul Berna, 3-1 in semifinale sui RapperswilJona Lakers, più il menzionato 3-0 sul ServetteGinevra); indiscutibile tuttavia il merito dei romandi, entrati da sesti ed arrivati a giocarsela. Lo Zugo è al secondo trionfo, dopo quello del 1998, in una classifica che per altre 15 stagioni almeno rimarrà capitanata dal Davos (31)