Con azzardo di cui non tutti avrebbero il coraggio o l’incoscienza di farsi carico, e che forse ed invece sarà soluzione per capra e cavoli propri ed altrui, la dirigenza dell’Ajoie (hockey, National league, “record” 1-4 ed ultimo posto in graduatoria) ha deciso di mettere sotto contratto con licenza “B” il canadese François Beauchemin, 25 anni, 185 centimetri per 86 chilogrammi, ala destra o sinistra all’occorrenza. La notizia avrebbe peso relativo (siamo ai prodromi dei prodromi del campionato, non alla vigilia di un “play-off”) se non fosse che: a) l’innesto ha luogo causa irritazione per l’assenza di produttività da parte di Guillaume Asselin e di Jérôme Gauthier-Leduc, prelevati l’uno dal Sierre e l’altro dai Vienna Capitals quali perfetti complementi per la confermata coppia composta da Philip-Michaël Devos e Jonathan Hazen, ma sino ad ora impalpabili; b) trattasi proprio del François Beauchemin che avrebbe dovuto conferire concretezza all’attacco dei BiascaTicino Rockets in cadetteria, e che – al di là degli zero punti raccolti dai vallerani – sta viaggiando sul passo di un goal ed un assist in quattro partite, oltre che a “plus-minus” largamente negativo.
Legittimo il dubbio sull’utilità, tra l’altro ravvisandosi quanta fatica stiano facendo nella massima serie i formidabili frombolieri degli ultimi tornei del secondo livello. A meno che l’ingaggio di François Beauchemin sia da intendersi come mero elemento di stimolo, ossia un classico caso di agitatore per scuotere le coscienze ed i garretti o per indurre qualcuno a recedere dal contratto firmato…