È solo un mezzo sospiro di sollievo, ma almeno di sollievo possiamo parlare: sull’onda di quelli che al momento del bisogno rispondono sempre “Presente”, il “play-out” del Lugano hockeystico in National league ha preso stasera una piega favorevole, 3-0 sull’Ajoie alla “Resega” di Porza, terzo successo consecutivo e dunque ribaltamento della serie che si era fissata sullo 0-2 e che ancora a 59 secondi dalla fine del terzo confronto si profilava come uno 0-3. Stasera, ed invece, recita 3-2 il computo nel ciclo al meglio delle sette partite; martedì a Porrentruy la possibile chiusura, giovedì l’eventuale spareggio; chi vince va a far compagnia ai vacanzieri, chi perde va al “barrage” (sempre che il Visp, dalla cadetteria, et cetera et cetera).
Dai soliti noti si riparte: per dare concretezza ad una superiore mole di gioco (37 tiri contro 21), doppio Calvin Thürkauf (20.38 e 51.49 in “power-play”) e singolo Luca Fazzini (52.35; per il neo30enne bianconero, 26.a rete stagionale cui si aggiungono 19 assist); significativi i due assist di Mark Arcobello. Buon merito di Adam Huska nello “shut-out”; forse ammaestrati (alleluia) dai precedenti e cioè dall’aver subito una caterna di goal in situazione di inferiorità numerica, luganesi capaci di trattenersi dall’incorrere in penalità sino a giochi fatti, unica panca-puniti proprio per Calvin Thürkauf al 56.40 e lì la mossa della disperazione da parte ospite, fuori il portiere Damiano Ciaccio per il “rover”, ma nulla. Per un’ultima emozione, penalità di partita al minuto 60.00 sul conto di Valentin Pilet per un “crosscheck” del quale, sinceramente parlandosi, nemmeno i suoi avvertivano una necessità; frustrazione, ecco, mera frustrazione.
Altre 48 ore, altre 48. Per cortesia, ‘sta stagione infame cacciate via.