Nessun esordio con il botto, stasera, per il Lugano hockeystico affacciatosi ai quarti di finale del “play-off” in massima serie dopo aver risolto a proprio vantaggio (2-1, 4-3 i punteggi; 2-0 nella serie al meglio delle tre partite) il ciclo del pre-“play-off” con il ServetteGinevra: da noni in fase regolare e “nuovi” ottavi sulla griglia dei concorrenti al titolo, gli uomini di Chris McSorley sono riusciti a tenere sotto scacco lo Zugo, al domicilio di quest’ultimo, soccombendo solo dopo 5.07 del supplementare su firma – come dire? Una nemesi, stante la storia agonistica del giocatore, che fu bianconero dal tempo dei Novizi “élite” sino al termine della quarta stagione nell’odierna National league – di Dario Simion. Nel nome di un altro soggetto ben noto a sud del San Gottardo e che a Lugano si legò dal 2015 al 2019, vale a dire Grégory Hofmann, e con assist dello stesso Dario Simion, il provvisorio vantaggio dello Zugo al 38.38, in “power-play”; da Justin Abdelkader al 56.58, con il contributo di Santeri Alatalo, l’1-1 nel miglior momento della squadra (terzo periodo, 13 tiri del Lugano contro tre).
I risultati – Zugo-Lugano 2-1 (al supplementare; serie sull’1-0); FriborgoGottéron-Losanna 2-0 (22 tiri contro 35, a bersaglio Killian Mottet in superiorità numerica ed Andrej Bykov in “shorthanded”; serie sull’1-0); BielBienne-Zsc Lions 4-3 (al supplementare; rimonta dallo 0-3, pareggio raggiunto al 59.25 per merito di Fabio Hofer; risolutore Toni Rajala al 63.06 sul terzo assist di serata per Viktor Lööv; serie sul 2-0); RapperswilJona Lakers-Davos 4-3 (doppietta di Gian-Marco Wetter per i sangallesi, massimo margine sul 4-1 al 44.35, rimonta incompiuta).