Casa nuova, esordio a domicilio, stravittoria. Roba da brividi sulla pelle, stasera, a Quinto, dove l’AmbrìPiotta reduce dal magistrale 2-1 nel supplementare di ieri sul ghiaccio degli Zsc Lions ha replicato con un perentorio 6-2 sul FriborgoGottéron; successo, per l’appunto, nella “NuoValascia”, denominazione provvisoria qui proposta ai tempi di Mosé e che parci assai meglio rispetto allo “stadio multifunzionale” vendutoci sino ad ora (a proposito: se proprio volete fare tutte le cose in ordine, levateci di torno quel ridicolo aggettivo da palestrina buona per i corsi di avviamento alla ginnastica artistica, per l’indiaca, per la tombola del “Centro anziani” il mercoledì pomeriggio e per le riunioni del gruppo di autoaiuto su quella cosa di cui sappiamo. Ora che il Ticino ha questo gioiello, e Dio sa quanto sarà dura il riuscire a farlo rendere pagandosi tutto quel che ci sarà da pagare perché di fatto si parte da 50 milioni di franchi messi sul piatto, “multifunzionale” è un aggettivo da anaffettività degna del rapporto tra i ciuffi d’erba sulla Cantonale ed un paracarro. Fine). A proposito, che si diceva? Che l’Ambrì, al secondo impegno nella massima serie 2021-2022, ha rivinto. Ci si è dimenticati di precisare che forse – restiamo sul “forse” – nel canadostatunitense Brandon Kozun è stato azzeccato uno straniero con attitudini da risolutore: due goal ed un assist sono merce da capitalizzarsi e di cui sorridere, se si tifa biancoblù.
Partita sin da sùbito sui binari migliori; l’atmosfera, di suo, avrà contribuito, ma a segnare non sono mai i lustrini. Leventinesi sul 3-0 nel giro di qualche orazione: 1.24 con Johnny Kneubuehler, e si incomincia a pensare che il ragazzo incominci a prenderci gusto; 3.42 con Brandon Kozun in “power-play”; 8.52 ancora con Brandon Kozun; ospiti costretti a rimodularsi davanti alla gabbia con l’innesto di Reto Berra per Connor Hughes, la firma di Samuel Walser (11.26) per una parvenza di rimonta, 3-1 alla prima pausa. Periodo centrale: Isacco Dotti a bersaglio (23.39), replica di Andrej Bykov in “shorthanded” (25.22), poi il neoarrivato Brandon2 cioè Brandon McMillan (39.36) e, in modo alquanto fortunoso ma chissenefrega, anche Zaccheo Dotti (42.15), gran festa in famiglia. Tutto perfetto o quasi, capirete, c’è chi ha nostalgia della vecchia sede e sugli altri discorsi intrauditi si tornerà semmai a bocce ferme. Quel che conta, dal punto di vista sportivo, è che l’AmbrìPiotta è imbattuto e sta mettendo fieno in cascina. Stanti le premesse sino ad or è qualche giorno, fin troppo.