Per anni il blocco dei tornei in modalità tipica di una Lega professionistica nordamericana aveva costituito desiderio di alcuni presidenti di società, tra di loro anche Filippo Lombardi per conto dell’AmbrìPiotta; progetto in verità mai affrontato compiutamente, e che invece viene attuato oggi, in forma transitoria, per volontà del… “Coronavirus”. La National league (massima serie) dell’hockey svizzero 2019-2020 non avrà infatti un vincitore: dopo annullamento del “play-off” e del “play-out” ad avvenuto completamento della fase regolare, infatti, dall’odierna riunione straordinaria alla “Casa dello sport” di Ittigen nel Canton Berna è uscita la decisione di applicare il “no contest” e quindi di non assegnare il titolo, fatto del tutto eccezionale (seconda volta nella storia dalla fondazione della Lega nazionale nel 1937; l’unico precedente risale al torneo 1939-1940. Considerandosi anche le stagioni precedenti ossia dal tempo – anno 1908 – della disputa di manifestazioni ufficiali in forma di torneo “compiuto”, due buchi si ebbero nel 1913-1914 e nel 1914-1915 per quanto riguarda il Campionato nazionale ed uno è registrato nel 1925-1926 per quel che concerne il Campionato internazionale). Ma non solo: venendo a mancare il torneo per evitare la retrocessione, salve tutte e quattro le squadre tra cui l’AmbrìPiotta, classificatosi terz’ultimo dopo i 50 incontri della prima fase. Come dire che tutto rimane così com’è e che nessuna differenza, per causa esogena e patogena, corre infine fra gli Zsc Lions da 91 punti ed i RapperswilJona Lakers da 52: così come la morte, parafrasandosi Totò, il Covid-19 è una livella.