Prime dismissioni, in casa Hockey club Lugano, dopo l’infelice stagione agonistica 2021-2022 in National league (mero piazzamento nel pre-“play-off”, unico guizzo il superamento del turno, indi 0-4 nella serie contro lo Zugo ai quarti di finale): niente conferma di contratto per Mikkel Boedker, 32 anni compiuti a dicembre, danese di Broendby, soggetto di cui non si discutono le qualità umane ma che alla causa bianconera ha portato soli 22 goal e 37 assist in 99 partite, all’incirca la media offerta in 12 annate di Nhl quand’invece il parametro Ahl (che, qualora si preveda l’ingaggio di un giocatore, viene preso in considerazione alla pari) è significativamente superiore. Casa nuova si troverà anche Tim Traber, 29 anni compiuti a gennaio, doppio passaporto svizzero e canadese e nascita a Quesnel nella British Columbia: nell’ottava stagione in terra rossocrociata, è vero, l’attaccante è stato in grado di fissare il “record” personale per numero di punti messi a segno, ma stiamo in ogni caso parlando di cinque goal e di due assist in 58 partite, contributo insufficiente o come tale considerato.