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Hockey Nl / Ambrì, vittoria del cuore (spezzato). Lugano, folle tracollo

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Sussurri e grida nella serata hockeystica delle ticinesi di National league, vincente di misura l’AmbrìPiotta – sì, quella nave da cui l’altr’ieri sono stati fatti scendere il nocchiero Luca Cereda ed il nostromo Paolo Duca: la foto dice tutto circa il comune sentire del pubblico di fede biancoblù – sull’Ajoie nella sfida tra le peggiori dell’anno, drammaticamente ridimensionato il Lugano ad opera degli Scl Tigers. Lugano quart’ultimo, AmbrìPiotta penultimo.

AmbrìPiotta-Ajoie 3-2 – Nel clima surreale di una “NuoValascia” in cui non si sa chi guidi la squadra (a referto va Louis Matte, ma sin da sùbito pare che le cose non stiano così) e non si sa chi sia al timone della società (Filippo Lombardi ha rimesso il mandato da presidente) mentre continuano a fioccare le prese di posizione (dure, alcune; quasi feroce, l’ultima dal “Club dei donatori”) su quanto occorso e su quanto avverrà, commoventi e sinceri messaggi dai curvaioli di fede biancoblù, in cori e striscioni, prima del primo ingaggio. Pessimi i primi segni, modesto il gioco e goal subito (10.35, Louis Robin dal terzo blocco dei giurassiani nelle cui file è al rientro effettivo Jerry Turkulainen, inserito in prima linea con Julius Nättinen e Pierre-Edouard Bellemare). L’impennata viene dal bastone di Dominic Zwerger, forse l’uomo che più di tutti aveva legato con Paolo Duca e con Luca Cereda che lo avevano aiutato a ricostruirsi e ad uscire da un periodo-“no”: 18.59 per il pareggio e 22.41 per il sorpasso, e sì che l’ultima doppietta dell’attaccante austriaco risaliva a buoni quattr’anni addietro; in entrambi i casi gli assist vengono da Christopher “Chris” DiDomenico, ed a voler essere maliziosi una mezza idea circa i pregressi si fa già strada, ma amen. Una superiorità numerica fa risvegliare anche Dario Bürgler, secondo timbro nella stagione, 3-1 (38.42). Sofferenza pura nell’ultima frazione: Killian Mottet riporta l’Ajoie ad una lunghezza (52.33), finale con ospiti a sfruttare il “rover” previo richiamo di Benjamin Conz portiere, ma i tre punti vanno all’Ambrì.

Lugano-Scl Tigers 2-5 – Strappi e controstrappi a caratterizzare i primi due periodi: bianconeri avanti con Mike Sgarbossa (6.47), aggancio e sorpasso da Harri Pesonen (“power-play” convertito al 14.46) e Tim Matthys (25.27); Connor Carrick per il pareggio (35.50); soverchiante, sino a questo punto, la pressione dei padroni di casa, di fatto al doppio della produzione offensiva (25 tiri contro 13), dal che il pubblico vorrebbe trarre presagi fausti per gli ultimi 20 minuti. I quali 20 minuti dicono invece: 42.42, Jannik Canova, 2-3; 47.32, Julian Schmutz, 2-4; 49.36, Jiri Felcman, 2-5; in palese sciopero Joren van Pottelberghe, deputato al ruolo di portiere ed autore di un numero considerevole di interventi a vuoto. Ci sarà ancora il tempo per una scaramuccia da penalità minori sull’uno e sull’altro fronte, poi il sipario e la conferma del ritorno sotto la linea della mediocrità.

I risultati – FriborgoGottéron-Kloten 4-3 (ai rigori, ieri); AmbrìPiotta-Ajoie 3-2; Lugano-Scl Tigers 2-5; Losanna-BielBienne 3-4; RapperswilJona Lakers-Zsc Lions 3-2; Zugo-ServetteGinevra 1-4.

La classifica – Davos 32 punti; RapperswilJona Lakers 29; Losanna 27; ServetteGinevra, FriborgoGottéron, Zugo, Zsc Lions 23; BielBienne, Scl Tigers, Kloten 17; Lugano 13; Berna 11; AmbrìPiotta 10; Ajoie 5 (Losanna, Kloten 14 partite disputate; RapperswilJona Lakers, ServetteGinevra, FriborgoGottéron, Zugo, Zsc Lions, Scl Tigers, Lugano, AmbrìPiotta, Ajoie 13; Davos, BielBienne 12; Berna 11).