Se si ritroverà relegato all’11.o posto e cioè fuori dalla fase pre-“play-off” dell’hockey di massima serie – ed a questo punto la cosa è probabile quanto l’esservi una domenica ogni settimana – l’AmbrìPiotta potrà ringraziare ossia mandare a quel paese solo sé stesso: ieri l’“harakiri” contro il Lugano (autogoal a porta vuota su penalità differita e strada spianata ai bianconeri per il 6-4 finale; sesto “derby” perso su sei nella stagione 2020-2021), oggi il naufragio al cospetto dei RapperswilJona Lakers, che erano rimasti unica boa di riferimento in mare aperto e che tali rimangono, per carità, ma a distanza di un paio di parsec, sei punti che in realtà sono sette per via degli scontri diretti; dai, è come scalare l’Everest a mani nude e senza bombole di ossigeno. Della sfida alla “Valascia” basti il tabellino, che spiega da sé una quantità di cose: vantaggio dei leventinesi con Marco Müller (12.27), ribaltamento su due “power-play” di fatto consecutivi (27.11, Roman Cervenka; 33.18, Leandro Profico), apporto di Cedric Hächler per il 2-2 (35.35); metà discendente del terzo periodo nel segno di Kevin Clark, doppietta (50.59 e 59.26 a gabbia vuota) sempre con assist di Roman Cervenka e di Steve Moses. Benjamin Conz a 32 parate su 35 tiri.
A serata infausta per i biancoblù, purtroppo, corrisponde anche una serata non perfettamente felice sul versante del Lugano. Che vince, a Davos, nella serie dei rigori (in goal Luca Fazzini, Mikkel Boedker e Troy Josephs; dall’altra parte la sola firma di Andres Ambühl), con un 6-5 in cui dominante è la figura di Dominic Lammer (doppietta, 24.49 in superiorità numerica per il 3-1 e 27.43 per il 4-1, più due assist per Raphael Herburger all’1.51 e per Troy Josephs al 35.26) e dal quale esce tuttavia la perdita di una posizione in graduatoria; stante infatti la questione pandemica che sta bloccando il BielBienne, anche stasera niente ghiaccio per i bernesi e per il Losanna e, assodata l’impossibilità di far disputare i recuperi in tempo utile (ossia entro la “deadline” prestabilita), ecco che la classifica finale sarà questa volta computata sulla media-punti per partite effettivamente disputate; ergo, Losanna proiettato alla piazza d’onore e bianconeri retrocessi provvisoriamente al terzo posto. Circa la partita, giustamente, si aggiunge che i sottocenerini erano riusciti a staccarsi sino al 4-1 (con il 2-0 di Mikkel Boedker al 19.05; risposta di Marc Wieser in “power-play” al 20.23 per il 2-1) e che la situazione si era improvvisamente complicata sul finire del periodo centrale (35.00, David Ullström in superiorità numerica; 38.31, Yannick Frehner; 39.00, Magnus Nygren; nel mezzo il citato timbro – secondo in due presenze con la maglia del Lugano – di Troy Josephs); peggio che mai il pareggio subito già al 41.07 su firma di Enzo Corvi, poi l’esito descritto.
I risultati – AmbrìPiotta-RapperswilJona Lakers 2-4; Davos-Lugano 5-6 (ai rigori); ServetteGinevra-FriborgoGottéron 2-3; Scl Tigers-Berna 4-5 (ancora un goal ed un assist per il ticinese Inti Pestoni nelle file degli “Orsi”); Losanna-BielBienne (rinviata); Zsc Lions-Zugo 2-6.
La classifica (ordine secondo nuova formula a media punti) – Zugo 110 punti; Losanna 83; Lugano 86; FriborgoGottéron 84; Zsc Lions 81; ServetteGinevra 78; BielBienne 75; Davos 71; Berna 56; RapperswilJona Lakers 53; AmbrìPiotta 47; Scl Tigers 31 (Losanna, BielBienne due partite in meno; ServetteGinevra, Davos una).