Nella serata in cui gli Zsc Lions si autodetronizzano dal vertice della classifica dell’hockey di massima serie lasciando strada al FriborgoGottéron, esultanza contenuta in sponda biancoblù e sguardi vitrei in sponda bianconera per quanto riguarda le questioni delle ticinesi. Deficitaria ad ogni modo la contabilità, due punti incasellati su sei.
BielBienne-AmbrìPiotta 4-5 (ai rigori) – Notevole il colpo dell’AmbrìPiotta a Bienne, merito principale di un eccellente Janne Juvonen portiere, 46 parate su 50 tiri contro la sua gabbia fra regolamentari e supplementare quand’invece la pressione offensiva dei leventinesi si è fermata a 21 conclusioni (2-17, 11-13, 5-15, 3-5 i parziali), e dall’eccellenza al livello “monster” il finlandese è passato lasciando a zero gli avversari nella serie dei rigori; unica pecca l’aver consentito ai bernesi di portare il confronto oltre i 60 minuti capitolando per il 4-4 al 59.44 (a bersaglio Gaëtan Haas) e cioè appena 50 secondi dopo che Jesse Virtanen aveva permesso ai suoi di rimettere la testa avanti; in precedenza, 0-1 sulle ultime fasi del primo periodo (18.43, Tino Kessler), uno-due per aggancio e sorpasso con Jakob Lilja (25.04) e Dario Bürgler (26.09); Gaëtan Haas per il 2-2 (29.14), Diego Kostner autore del nuovo vantaggio (36.46), Robin Grossmann per il 3-3 (49.03). Del resto si è detto, anzi no, non tutto: avantutto per la penalità di partita sul conto di Toni Rajala nelle file del BielBienne, proditorio colpo a Yannick Brüschweiler, doccia e ciao; poi per l’inspiegabile cambio effettuato sulla protezione della gabbia dei padroni di casa, Harri Säteri spedito in pistaì solo per la serie dei rigori al posto di Joren van Pottelbeghe. Come si suol dire, problemi altrui e che dunque altri dovranno smazzarsi.
Lugano-RapperswilJona Lakers 1-6 – Non altrui, invece, i problemi evidenziatisi in 60 minuti demoralizzanti dalle parti della “Resega” di Porza, dove la non irresistibile pattuglia sangallese è calata trovando pista libera in Kantersieg: salvabile solo Calvin Thürkauf in un confronto mai esistito, certo con l’attenuante dell’assenza di Cole Cormier e di Lorenzo Canonica e di Markus Granlund per infortunio ed anche con il gravame della scelta di far rientrare Niklas Schlegel in porta, quand’invece le condizioni del giocatore si sono rivelate precarie sin da sùbito, come attesta uno dei tre goal subiti nei primi 20 minuti (indi cambio, Mikko Koskinen in subentro). In errore induce la statistica sui 32 tiri del Lugano contro i 18 degli avversari: è mancato ai fatti l’intero impianto, cose brutte hanno lasciato il posto a cose bruttissime, vedansi i 35 secondi di bambola tra il 18.12 (0-2 di David Aebischer) ed il 18.45 (0-3 di Roman Cervenka, già uomo-assist in occasione dello 0-1 di Tyler Moy al 10.10); ancora Roman Cervenka per Tyler Moy al 38.32, poi nuovo “black-out” della durata di 19 secondi fra il 48.43 (Fabian Maier) ed il 49.02 (Domenic Lammer); a questo punto, cioè sullo 0-6, la chiamata di un “time-out” che gli irritatissimi spettatori di fede bianconera hanno probabilmente percepito come un messaggio di disperazione, fermare le macchine prima che il cedimento si trasformi in crollo, discorsi del genere, insomma. E almeno è spuntato il segno della resa condizionata, all’ultimo, con l’1-6 di Luca Fazzini (55.03); mero “maquillage”, questo, che non risponde al grande “Boh?” ora negli occhi della tifoseria.
I risultati – Ajoie-Scl Tigers 0-3; BielBienne-AmbrìPiotta 4-5 (ai rigori); Davos-Berna 2-3 (al supplementare); ServetteGinevra-Kloten 5-1; Losanna-FriborgoGottéron 1-2 (al supplementare); Lugano-RapperswiilJona Lakers 1-6; Zsc Lions-Zugo 2-3 (al supplementare).
La classifica – FriborgoGottéron 22 punti; Zsc Lions 21; Berna 18; Losanna 16; Zugo 15; Davos, AmbrìPiotta, ServetteGinevra, RapperswilJona Lakers 14; BielBienne 12; Kloten, Scl Tigers, Lugano 9; Ajoie 5 (FriborgoGottéron, Losanna una partita in più).