(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.48) La “Coppa Spengler” di hockey edizione 2021 è morta. Di fatto a meno di un giorno dall’apertura del torneo, bandiera bianca virtuale all’ingresso del palazzetto del ghiaccio di Davos dove da domani a venerdì 31 dicembre si sarebbero dovuti affrontare Davos, Frölunda, Kalpa Kuopio, Sparta Praga, Slovan Bratislava e Selezione Berna, queste due ultime formazioni a surroga di TeamCanada ed AmbrìPiotta fermati da questioni covidiane. E proprio al “Coronavirus” è da attribuirsi la rinuncia del Davos, nella cui prima squadra (rinforzata) constavano stamane ben 17 casi di contagio: non ipotizzabile, a questo punto, la disponibilità di un organico competitivo nemmeno con eventuale chiamata di un gruppo di Iuniores. A tagliare la testa al toro, dopo che per ore si erano inseguite ipotesi fra il poco praticabile e il velleitario “tout court” (annullamento del torneo, così come era stato fatto nel 2020; riduzione da sei a cinque partecipanti, come era nella formula sino al 2009, con riformulazione del calendario; disputa della manifestazione mantenendosi le sei squadre previo smistamento degli stranieri di rinforzo già dichiaratisi disponibili), il ritiro dell’autorizzazione da parte dei vertici sanitari grigionesi.