Un anno fa avevano pianto, gli Stati Uniti, sulla sconfitta ultima al supplementare, 5-6 maturato al 65.16 sulla pista di Utica; oggi ridono, gli Stati Uniti, sulla vittoria ultima al supplementare, 4-3 risolto al 77.06. All’inverso, allora fu felice ed oggi lacrima invece il Canada, costretto a lasciare il trono dell’hockey femminile. Ai Supermondiali di Ceske Budejovice in Repubblica ceca, evento nel quale è stato confermato – in qualche modo, ma si disse che ogni valutazione sarebbe giunta solo a bocce ferme – il quinto rango assoluto della Svizzera, passa dunque di mano lo scettro, e con buon merito per le ragazze in stelle e strisce (avanti sino al 2-0 e raggiunte sul 2-2, altro scatto ed altro riaggancio, esito già descritto); alle statistiche, tuttavia, 47 tiri contro 30 a favore della rappresentativa della “Foglia d’acero”; statunitensi tra l’altro costrette al cambio in corsa (minuto 44.35, sul punteggio di 2-2) nel ruolo di portiera, fuori Aerin Frankel per infortunio dopo scontro con un’avversaria e dentro Gwyneth Philips, 27 parate su 29 conclusioni per la prima e 17 parate su 18 conclusioni per la seconda. Identico 4-3 e parimenti al supplementare il terzo posto della Finlandia (unica squadra contro cui la Nazionale rossocrociata – pur soccombendo per 1-2 – si era battuta alla pari durante la fase regolare) contro la Repubblica ceca.