Tre foglie di vite con gambi intrecciati, a testimoniare “lo stretto legame fra i Comuni aggregatisi” ed a simboleggiare la viticoltura in “legame armonico” (e “Legame armonico” è in effetti la denominazione del progetto grafico); nei colori, ripresi quelli che erano presenti negli stemmi precedenti delle singole realtà comunali, e nello stesso tempo è manifesto il richiamo all’identità della famiglia De Sacco, già dominatrice del Moesano e con estensione di titolarità anche a nord dei passi. È ufficiale da ieri, giovedì 2 maggio, il nuovo stemma – in immagine – del Comune di Grono, dichiarato da Coira quale “emblema ufficiale” in accoglimento dell’esito della votazione del febbraio scorso, quando i due lavori considerati migliori dopo concorso pubblico erano stati sottoposti al giudizio dei cittadini nella comunità formatasi per fusione, a fine novembre 2015, tra Grono, Leggia e Verdabbio. In origine, come si ricorderà, era stata decisa l’adozione di un nuovo stemma entro 12 mesi dall’aggregazione, sicché nel frattempo sarebbe valso quello del “vecchio” Comune di Grono; poi una serie di passi, il citato concorso pubblico, il risultato ed infine l’approvazione.