Erano tutti al lavoro e nessuno di loro si trovava in regola; il che vuol dire, questione salari (non di second’ordine) a parte, che erano assenti le tutele contro infortuni e malattie. 45 i casi di persone sotto padrone – ma in “nero” – che effettivi della Guardia di finanza operanti nel Comasco hanno scoperto nelle scorse ore con interventi “mirati” nel ramo bar-ristorazione e con uno sguardo anche alle attività dei “centri massaggi”. Nell’ordine: tra Como, Brunate, Bregnano, Cassina Rizzardi, San Fermo della Battaglia e Casnate con Bernate, 12 italiani, un bangladino, due cinesi, una cubana, una brasiliana e sei turchi; tra Olgiate Comasco, Solbiate con Cagno, Turate, Villa Guardia, Locate Varesino, Rovellasca, Uggiate Trevano e Beregazzo con Figliaro, 12 italiani, un gambiano, una brasiliana, un’argentina, una tunisina, una nigeriana, una senegalese ed una cinese; tra Cantù, Capiago Intimiano, Cabiate e Longone al Segrino, un rumeno e due italiani. Verificata anche l’irregolarità della posizione di cinque altri italiani.