Non è raro che un ladro sia colto sul luogo del furto; assai meno frequente è il caso in cui il responsabile di un furto sia ospite temporaneo della struttura quale paziente ed in tale contesto egli commetta il reato, peraltro conservando il provento del colpo – oddio: “colpo”, in questo contesto, è parola grossa – nell’armadietto e di fatto fornendo una conferma automatica agli addebiti a lui mossi. Sotto denuncia da martedì scorso, per intervento di agenti della Polizia di Stato in Como, un 56enne comasco con residenza nel quartiere Sagnino e che, nelle pertinenze del nosocomio “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como), si era impossessato di un accessorio installato su una bici elettrica lì posteggiata; dopo esposto presentato dal proprietario del dueruote, serie di accertamenti anche con visione dei filmati dagli impianti di videosorveglianza, individuazione del soggetto e sua… collocazione in un letto del reparto di Medicina causa ricovero nei giorni precedenti il furto.
L’uomo, circa il quale erano nel frattempo emersi i plurimi precedenti penali e di polizia per reati nell’àmbito dello spaccio di sostanze stupefacenti e contro il patrimonio, era probabilmente certo di averla sfangata quand’invece, al momento delle dimissioni dall’ospedale, ha ricevuto in camera la visita di alcuni agenti. Identificazione, controllo, invito a mostrare quanto si trovava nelle disponibilità; accessorio trovato, accessorio sequestrato per successiva riconsegna al proprietario, infine visita di gruppo al presidio fisso di polizia all’interno dello stesso “Sant’Anna” e formalizzazione delle accuse.