(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.38) Consolidamenti e prese di beneficio, certo, ma anche il sentore di una possibile conclusione del “quantitative easing” già nel terzo trimestre del 2022, fra gli elementi all’origine dell’odierno calo nelle Borse europee, compresa quella di Zurigo il cui “Swiss market index”, ieri in progresso nella misura del 3.95 per cento, ha lasciato sul campo uno 0.89 per cento ad 11’391.10 punti, godendo in effetti di scarsi appoggi (“Novartis Ag”, più 1.23 per cento; “Swiss life holding Ag”, più 0.68) ma tornando a pagare dazio sia sul lusso (“Compagnie financière Richemont Sa”, meno 3.48) sia sui finanziari (“Credit Suisse group Ag”, meno 2.98). Nell’allargato, risveglio di attenzione (più 10.48) per “Schlatter industries Ag”, titolo normalmente a bassa mobilità ma quasi fondamentale per un cassettista, soprattutto dopo il ritorno alle cifre nere; in risalita ancora “Zur Rose group Ag” (più 2.73). Dalle altre piazze: Dax-30 a Francoforte, meno 2.93; Ftse-Mib a Milano, meno 4.20; Ftse-100 a Londra, meno 1.27; Cac-40 a Parigi, meno 2.83; Ibex-35 a Madrid, meno 1.15. In scia anche New York: “Dow Jones”, meno 1.26; Nasdaq, meno 2.04. Mercato dei cambi: 102.27 centesimi di franco per un euro, 92.91 centesimi di franco per un dollaro Usa; in netto calo il bitcoin, in valutazione virtuale a 36’326.56 franchi (meno 6.68 per cento) per unità.