Sulla presa d’atto del venir meno di una maggioranza parlamentare da consistenze bulgare quale egli pretendeva di avere ai suoi ordini, Mario Draghi ha rassegnato oggi le dimissioni da capo del Governo italiano nelle mani di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, nell’impossibilità di individuare un’eventuale nuova maggioranza e dunque di far giungere la legislatura alla scadenza naturale sicché il voto avrebbe avuto luogo a marzo 2023, ha sciolto le Camere dando di fatto avvio alla stagione della campagna elettorale in vista di elezioni anticipate, giusto giusto ad inizio autunno, di fatto fra due mesi. Storicamente parlandosi, una differenza sostanziale: anziché alle Idi di marzo, il cesarismo di qualche ducetto e di qualche partito crollerà attorno alla ricorrenza della caduta dell’Impero romano d’Occidente. In immagine, Mario Draghi.