A costo di sembrare noiosi, insistiamo ed insisteremo: se si vuole il bene dei movimenti giovanili nell’hockey, e dei giovani hockeysti presi ad uno ad uno, si deve giungere ad una riforma dei punteggi degli incontri almeno ricomprendendosi la fascia degli “Under 13” e degli “Under 15”, nulla togliendosi al merito degli attaccanti – ed anche alle statistiche personali, toh – ma definendosi criteri che vadano a salvaguardia di quanti, sulla pista, si trovino a soccombere sotto punteggi eclatanti, e peggio, umilianti. Qualche altro spunto dal fine-settimana: sabato 24 settembre, “Under 13-top”, Lugano2-Seetal 21-1; sabato 24 settembre, “Under 13-top”, Glarner-PrettigoviaHerrschaft 1-25; domenica 25 settembre, “Under 13-A”, Burgdorf-Schwarzenburg 21-8; domenica 25 settembre, “Under 13-top”, Lucerna-Innerschwyz 17-3; domenica 25 settembre, “Under 13-top”, Zsc Lions squadra bianca-KreuzlingenConstanza 21-4; domenica 25 settembre, “Under 15-A”, Innerschwyz-Zugo 0-22 (da 0-0 a 0-11 tra il 4.24 ed il 18.55); domenica 25 settembre, “Under 13-top”, Nordwest united1-Dragon Thun1 1-18; domenica 25 settembre, “Under 15-A”, EngelbergTitlis-Nwu squadra nera 23-4; domenica 25 settembre, “Under 13-top”, BrandisIuniors-Dragon Thun2 3-31; domenica 25 settembre, “Under 13-top”, Dornbirner Bulldogs-LenzerheideValbella 21-3; domenica 25 settembre, “Under 13-A”, Reinach-Wohlen Freiamt 17-4. In tutto questo, che cosa c’è di realmente ludico, che cosa c’è di formativo, che cosa c’è di educativo?