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Filo di nota / Cannaioli in presidio alla cascata. E i turisti “veri”, alla larga

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Ultimi scampoli di vera estate – certo, quella astronomia durerà sino a venerdì 20 settembre, essendo sabato 21 settembre il giorno dell’equinozio – nel Ticino del turismo che incomincia a fare i conti con progressi (alcuni) e perdite (soprattutto). Di sicuro non è d’aiuto al buon convivere, e nemmeno invogliante per singoli e gruppi di amici e famigliole, il dover riscontrare che alcune aree formalmente libere sono in realtà rese “off limits” da ospiti non gradevoli: vedasi stamane il pozzone sotto la “Cascata grande” a Bignasco, in Comune di Cevio, appena oltre la piscina comunale (per ora, “ex”). Luogo che sulle guide viene descritto come ideale “per pranzare con una splendida vista” (portale “Minimeexplorer.ch”), disponendosi di una “impressive view on a beautiful shaped waterfall” (portale www.europeanwaterfalls.com, diremmo che non serve la traduzione) e con un prato “dove stendere la coperta e fare un bel picnic” (portale www.incinqueconlavaligia.com), via elencandosi; peccato che l’area ed il pozzone, per buona parte della mattinata di oggi è stato presidiato da gruppetti di cannaioli, auto con targhe ginevrine, origini non precisabili anche se deducibili. E il turista “normale”? Oh, un po’ di spazio c’era anche per lui: purché si adattasse agli usi ed ai costumi degli invasori di terra ed aria, quest’ultima ammorbata dalla marijuana e magari da altro. Ergo: messi alla porta i turisti veri, e chi spadroneggia l’ha sempre vinta.