Tutti lì, rappresentanti delle istituzioni (per il Cantone, due consiglieri di Stato nei nomi di Norman Gobbi e di Christian Vitta, oltre a Claudio Franscella presidente del Legislativo) ed ospiti vari, collaboratori e stampa, promotori culturali veri e sedicenti tali. Tutti presenti, oggi a Vevey, per il… nulla o quasi: peggio di così non sarebbe potuta andare, alla delegazione ticinese in giornata per l’appunto dedicata al Canton Ticino, nel contesto dell’attesissima “Fête des vignerons”, non proprio l’appuntamento che abbia luogo ogni settimana essendo quella in corso un’edizione appena successiva a quella del 1999. Motivo: il maltempo, un flagello sulla città e sull’intera Riviera; già ieri da situazione preoccupante e che gli organizzatori dell’evento avevano sfidato sul filo dei minuti, un occhio al campo su cui si muovevano i figuranti e l’altro al “radar”, arrivando al congedo sulle prime gocce di pioggia; oggi, ad eccezione del primo corteo fatto transitare – secondo calendario – nel primissimo pomeriggio, niente spazio alle speranze di mantenere vivo quanto già a programma. Annullato, ad esempio, il corteo legato alle attività dei viticoltori ticinesi, in… matrimonio con quelli vodesi; azzerato lo spettacolo speciale ideato ed allestito dal luganese Daniele Finzi Pasca, che della “Fête des vignerons” 2019 è regista in direzione artistica. Motivo di dispiacere, soprattutto, per quanti si erano scelti da tempo la destinazione puntando sul “week-end” a ciclo completo. E sullo sfondo resta una domanda: solo una volta ogni 20 anni, dicono a Vevey, arrivano in estate tre giorni filati di meteo inclemente; possibile che dovesse capitare proprio sul Ticino in trasferta quale invitato speciale?